Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.
I mercati azionari hanno continuato a guadagnare terreno nelle ultime sedute. Si possono mettere in conto nuovi progressi nel breve?
Indici e futures sostanzialmente piatti sia negli USA, tranne il Nasdaq, con poco meno dell'1% trainato da Tesla, sia in Europa, dove l'Italia si conferma sempre l'eccezione, visto che il Ftse Mib mostra il solito mezzo punto percentuale o poco più, trainata invece da alcune big cap, a turno.
Mercati azionari: quali scenari?
La differenza, soprattutto sul Nasdaq e sul FTSEMIB, la fanno sempre gli shortisti e non solo, ma anche chi si accoda, al primo accenno di tenuta del mercato, e che, involontariamente, provoca il rialzo, soprattutto nella seconda parte delle sedute.
Dollaro debole che rifiata un po', petrolio che vive la sua stagione di perfetto range, paradiso dei traders, tassi con diversa velocità e percentuale di aumento fra FED e BCE, poco importa.
Si sta preparando ed apparecchiando per noi un bel "trappolone". Finché il gioco dura va tutto bene, anche utilizzando o meno le Candle Stick giapponesi, le onde di Elliot, il Fibonacci, la volumetria e l'ipercomprato/venduto.
Forse è meglio leggere gli ultimi due articoli catastrofici di Roubini, usciti fra dicembre e gennaio, o anche gli ultimi di Riolfi sul Corriere economia di lunedì scorso, realistici. La verità, che nessuno peraltro conosce, sta nel mezzo.
Ftse Mib: come agire?
Il Ftse Mib ha toccato nuovi massimi di periodo durante la scorsa ottava. Quali i possibili scenari per la settimana che inizia oggi?
Più evidente il movimento sul FTSE MIB, come accennato, con interventi sui titoli, come ENI, Intesa Sanpaolo ed Unicredit, oltre che sul future, non dimentichiamolo, anche sulle opzioni, che in questo caso vengono continuamente "rollate" sulla stessa scadenza, o sulla successiva, sia al ribasso che al rialzo, in maniera frenetica dai day traders e non solo.
Un mercato ultra tecnico e molto manipolabile quello italiano, da cui stare lontani, soprattutto per la gran parte degli investitori ed i meno esperti.
Meglio Unicredit o Intesa Sanpaolo?
Unicredit e Intesa Sanpaolo saranno chiamati al test dei conti nelle prossime giornate. Su quale dei due consiglia di puntare ora?
La risposta qui è abbastanza semplice. Sempre meglio il primo della classe nel settore, ossia Intesa Sanpaolo.
Siamo giunti però al capolinea per entrambi e solo gli aumenti dei tassi, passati e futuri, possono aiutare ancora questi due bancari.
Ma pochi si domandano" a chi le banche potranno prestare il danaro, così sempre più caro?"
I mutui richiesti già sono in frenata e in alcuni casi in picchiata, seguiranno i prestiti per consumi.
Consigliamo quindi di vendere Unicredit, che a distanza di due anni sta rimanendo ancora sola e non si intravede neanche lontanamente un'operazione importante di M&A, del tipo Intesa-UBI Banca.
Per Unicredit indichiamo come area di vendita quella fra 14,80/14,90 e 15,20/15,30 euro, su cui il titolo dovrebbe sostare un po' in questo ristretto range.
Per Intesa Sanpaolo, che ha ormai alle spalle da tempo, l'integrazione di Ubi Banca, che ha dato già i suoi frutti in termini di redditività, possiamo solo suggerire di alleggerire come minimo un buon 50%, in area compresa fra 2,35 e 2,38 euro.
Tenere la restante parte, coperta da vendita opzioni call strike 2,40, scadenza giugno, out the Money, fino allo stacco dividendo dell'esercizio 2022.
Dividendo, liquidità del titolo ed opzioni, e quanto sopra scritto, spostano i giudizi a favore di Intesa Sanpaolo rispetto a Unicredit.
I titoli da monitorare
Ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?
Più il mercato sembra imballato, pur nella sua tendenza, e piu, come scritto e risposto in precedenza, rimane un non senso evidenziare oggi alcuni titoli da acquistare.
Lo stock piking si potrà fare nei tempi e nei modi che riterremo adeguati, in concomitanza con gli obiettivi di indice che ci siamo posti.
Possiamo però, come nelle precedenti interviste, segnalare più che i titoli "che sono rimasti indietro", che molta stampa generalista ama suggerire ed indicare, quelli più adatti a contrastare e riequilibrare un trend molto atipico come l'attuale.
Insomma, il consiglio è di inserire in portafoglio degli asset "contrarian", come il dollaro, l'argento, le opzioni, i Treasury a 2 anni etc etc. Inoltre, alcuni titoli come Stellantis, ENI, Leonardo, NEXI, Telecom ITalia risparmio, Moncler, Banco BPM, Bper Banca, Banca Popolare di Sondrio, Credem, Piquadro, UnipolSai, EL.EN, Valsoia, Centrale del Latte, Tamburi.