Ftse Mib: rischi restano al ribasso. Buy Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib è appeso sui supporti, con molti fattori che lasciano pensare più una prosecuzione del ribasso che a un rimbalzo. La view di Stefano Sabetta.

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib ha continuato ad arretrare nelle ultime giornate. È bene prepararsi al peggio o è ancora possibile un rimbalzo?

Situazione borderline per il Ftse Mib, appeso sui supporti con molti fattori che lasciano pensare più per una di prosecuzione del ribasso che per un rimbalzo.

Al momento sembra quasi obbligato un approdo verso area 21.055, ossia sui minimi di marzo.

Tuttavia, è lì che si aprirà una partita molto delicata, in quanto l’eventuale cedimento proietterebbe le quotazioni verso il vero supporto molto più in basso a 19.060 punti.

Dal punto di vista delle resistenze, sebbene in un eventuale percorso di rimbalzo ne possiamo menzionare altre più in basso, sembra essersi creata una importante resistenza a 23.500 punti, che fa il pari con i massimi pre-pandemici.

Come di consueto, possiamo trovare degli spunti di analisi in correlazione con gli altri mercati. Partiamo sempre dall’analisi della volatilità VIX, ancora pericolosamente sopra 30, anche se notiamo uno STOXX che cerca una strada per il rientro sotto i 29.

Sul Dax abbiamo una situazione sempre di leggera forza in più rispetto al nostro indice: per il listin tedesco i minimi di marzo sono più distanti ma, a causa della sua maggiore volatilità, il quadro tecnico è sostanzialmente sovrapponibile i livelli da monitorare sono i 12.813 punti come supporto.

Come resistenza importante è il recupero dei 12.254 punti, per evitare che le medie mobili vadano a crossare la media a 200 sul time frame settimanale. Ideale, sarebbe il ritorno del Dax sopra i 14.500 puntim anche se questa ipotesi appare poco probabile.

Come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Da un punto di vista grafico, la situazione tecnica è migliore per Unicredit rispetto ad Intesa Sanpaolo.

Sebbene per Unicredit una vera dimostrazione di forza si avrebbe con il recupero confermato dei 10 euro, l’attuale struttura grafica lo vede su un’area supportiva compresa tra 9,88 e 8,74 euro.

Inoltre, il titolo si trova ancora distante dai minimi di marzo, a differenza di Intesa Sanpaolo che, invece, è più prossima a quei valori.

Nel caso di questo titolo siamo in una fase di debolezza in quanto, come già accennato, è più prossimo ai minimi di marzo, correlatamente al Ftse Mib.

Se Intesa Sanpaolo dovesse perdere il livello supportivo a 1,69 euro, andrebbe subito a mettere sotto pressione il successivo a 1,62 euro.

Ipotizzando quale potrà essere una configurazione grafica per fine mese, se il titolo dovesse chiudere grosso modo ai livelli di questi giorni, su Intesa Sanpaolo è stata disegnata una resistenza a 1,94 euro.

Su questo titolo disponiamo di alcune informazioni aggiuntive: è stato aperto un posizionamento netto corto da parte del fondo Bridgewater sullo 0,58% del flottante.

Questa vendita allo scoperto netta, per la modalità con cui è stata aperta, lascia intendere che sia una vendita allo scoperto direzionale, in quanto il fondo nel giro di poco tempo ha venduto anche altri titoli pesanti europei. 

In ogni caso, su tutto il comparto bancario, l’attesa è di news sulle attività anti-spread da parte delle BCE. Una buona notizia in tal senso potrebbe contribuire ad arrestare la debolezza che è registrata nel settore.

Qual è la sua view su due protagonisti del settore assicurativo come Generali e Unipol?

Generali è su un livello supportivo importante che ha sentito anticipando l’ipotetico movimento dell’indice delle 40 maggiori capitalizzazioni italiane.

Il titolo ha infatti testato e mantenuto i minimi di marzo e ha reagito nei giorni scorsi assieme a tutto il comporto finanziario ed assicurativo italiano, sulle notizie di possibili azioni salva Spread della BCE, anche se Generali non è direttamente interessato da una risalita del differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco.

La resistenza più prossima è a 15,88 euro, mentre a livello supportivo, se dovessimo perdere i minimi di marzo, lo scivolamento sarebbe ben più profondo a 14,31 euro.

Il titolo viene da un marcato downtrend dovuto alle tensioni di governance interne.

Vediamo Generali come interessante in un’ottica di accumulo per l’alto dividendo del gruppo e per la solidità finanziaria di cui beneficia.

Un po’ meno chiara appare la situazione di Unipol che sta cercando una lateralizzazione, ma anche in questo caso meglio attendere dei movimenti più, decisi magari con l’ingresso di volumi in acquisto.

Sarebbe ideale attendere il recupero dei 4,60 euro. Anche in questo caso, la perdita dei minimi della scorsa settimana a 4,31 euro porterebbe il titolo a rapido test dei livelli supportivi molto più in basso a 3,94 euro.

E’ interessante seguire Unipol, in quanto sarà interessato da varie novità circa il mix di prodotti assicurativi che offrirà nel futuro prossimo, che potrebbero farlo diventare uno dei protagonisti del nostro listino.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Fase molto delicata questa, in cui sarebbe meglio non aprire nuovi posizionamenti. Riteniamo che questa fase sia più idonea a costruire un portafoglio sulla debolezza, con l’avvertimento che la discesa potrebbe ancora non essere finita.

Allora la strategia ottimale a nostro avviso è suddividere in due o tre tranche l’ammontare che si vuole destinare al mercato, con l’intenzione di stratificare l’ingresso.

Un titolo che in questa fase sta mostrando notevole resilienza è Interpump che ha creato una resistenza a 41,36 euro.Anche in questo caso riteniamo che il titolo possa andarsi a cercare e mettere sotto pressione i minimi a 34,30 euro.

La nostra idea, tuttavia, è che Interpump sia già a livelli interessanti per un eventuale primo carico che comunque deve avvenire con molta prudenza.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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