Ftse Mib: banche in volata. Ecco 4 titoli da tenere d'occhio

Bancari nel mirino degli acquirenti dopo l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Quanto pesano gli AT1 per alcune banche italiane.

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Un'altra seduta tutta in recupero per i titoli del settore bancario a Piazza Affari che, dopo l'ottima performance di ieri, continuano a catalizzare numerosi acquisti.

Unicredit guida il rally dei bancari sul Ftse Mib

A salire in cattedra è Unicredit che sfoggia un poderoso rally del 7,15%, seguito da Bper Banca e Intesa Sanpaolo che scattano in avanti rispettivamente del 4,72% e del 3,82%, mentre Mediobanca e Banca Monte Paschi mostrano un vantaggio del 3,44% e del 2,65%, seguiti da Banco BPM che sale del 2,56%.

Banche in festa: Spread e BTP su sentieri opposti

I titoli del settore bancario fanno il pieno di acquisti e mostrano più forza del Ftse Mib malgrado i segnali contrastanti che giungono dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si restringe ancora e scende del 2,4% a 182,75 punti base, mentre i BTP cadono nella rete dei ribassisti, con conseguente rialzo dei rendimenti.

Quello del titolo a 10 anni è oggetto di non poche tensioni, tanto da evidenziare un rally del 3,29% al 4,102%.

Banche: novità sugli AT12 dopo deal Credit Suisse-UBS

I protagonisti del comparto bancario intanto restano sotto la lente sulla scia delle ultime novità relative all'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS.

In una nota diffusa oggi, Equita SIM evidenzia che la decisione nel deal Credit Suisse/UBS di azzerare interamente i 15,8 miliardi di franchi svizzeri di AT1 di Credit Suisse e di valutare l’equity 3 miliardi di franchi, rappresenta un’inversione della tipica gerarchia del credito.

La suddetta decisione ha peraltro generato preoccupazioni sui bond AT1 delle banche, trattandosi del più grande azzeramento di AT1 della storia.

A tal proposito si segnala che secondo il Financial Times, il mercato europeo degli AT1 è di circa 250 miliardi di euro.

Tuttavia, il Single Resolution Board, l'EBA e la BCE hanno diffuso ieri a mercato aperto un comunicato in cui chiariscono che, in base alla legislazione europea, le perdite derivanti dalla risoluzione delle crisi bancarie o dalla non sostenibilità, saranno assegnate in base alla normale priorità dei crediti.

Di fatto i regolatori hanno affermato che gli strumenti azionari "sono i primi ad assorbire le perdite" e che solo successivamente "gli AT1 dovranno essere svalutati".

Secondo il Financial Times, diversi obbligazionisti "che rappresentano una percentuale significativa del valore nozionale degli strumenti AT1 emessi dal Credit Suisse" starebbero lavorando ad una possibile azione legale.

Banche: la view di Equita SIM. 4 titoli da tenere d'occhio

Equita SIM fa notare che dopo la forte reazione negativa iniziale, il comunicato ha consentito un parziale recupero degli strumenti AT1 sul mercato e rappresenta un supporto per la capacità negoziale degli strumenti in futuro.

Tuttavia, gli analisti della SIM milanese ritengono che la controversa decisione del regolatore svizzero possa comunque aumentare leggermente il premio al rischio per questa tipologia di strumenti.

Per quanto riguarda le banche italiane, Equita SIM spiega che gli AT1 pesano per il 15% del Tier1 Capital di Intesa Sanpaolo per 7,2 miliardi di euro, il 16% per Banco BPM con 1,4 miliardi di euro, il 34% per FinecoBank con 500 milioni di euro e il 12% su Unicredit con 6,1 miliardi di euro.