Ftse Mib: chi vincerà tra orsi e tori? Enel e Unicredit buy?

Il Ftse Mib si sta muovendo in uno stretto trading range: ecco quando scatterà un segnale secondo Gianluigi Raimondi.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib continua a mantenersi a un passo dai top di periodo testati più volte di recente. Cosa aspettarsi ora?

Fino a quando non sarà confermato il superamento dei 25.000 punti di Ftse Mib, non si avranno segnali di un ulteriore allungo.

Ftse Mib: il segnale da attendere

Al contempo, finché non dovesse essere violata al contrario la media mobile a 21 sedute che al momento passa a 24.370 punti non ci saranno segnali negativi.

C'è da rilevare il fatto che stanno aumentando i volumi di scambio e questo vuol dire che la lotta tra orsi e tori è intensa, visto lo stretto trading range che si sta formando.

Operativamente, oltre i 25.000 punti il Ftse Mib punterà a 25.500 punti prima e poi in area 26.000, con proiezione successiva a 26.350 punti.
Sotto i 24.370 punti, invece, l'indice avrà come target i 23.630 punti prima e poi in area 23.000.

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Tre banche sotto la lente

Come valuta l'attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Unicredit ha generato un segnale ribassista perché ha incrociato al ribasso la media mobile a 21 sedute attualmente passante a quota 13 euro.

Il titolo potrebbe andare a testare la media mobile a 50 giorni a 12 euro e una volta violato questo livello tornare in zona 11,4 euro.

Al di sopra di quota 13 euro Unicredit punterà a 13,5 e a 14 euro prima e poi a 14,55 euro.

Scenario analogo per Intesa Sanpaolo che dopo aver disegnato un massimo arrotondato in area 2,2 euro, ha incrociato al ribasso a 2,15 euro la media mobile a 21 sedute.

Al ribasso i prossimi target per Intesa Sanpaolo sono a 2 e a 1,95 euro, mentre rialzo credibili si avranno solo oltre i 2,15 euro, con obiettivi a 2,2/2,25 euro.

Tra i bancari segnalo anche Mediobanca che è tornato a testare il supporto statico di medio-lungo termine a 9,15 euro.

Da questo livello il titolo potrebbe ripartire e tornare in primo luogo a 9,5 euro e poi a 9,6 euro, dove passa la media mobile a 21 sedute, superata la quale punterà all'area dei 10 euro.

A chi volesse acquistare Mediobanca suggerisco di fissare uno stop loss molto rigido sotto i 9,15 euro.

Enel è un buon affare?

Enel sta provando ad allungare il passo. Valuterebbe un posizionamento su questo titolo ora?

Enel ha beneficiato di una leggera scossa rialzista, oltrepassando a 5,2 euro la resistenza statica di medio termine.

Il titolo stenta ad allungare ulteriormente il passo, ma se dovesse proseguire l'uptrend avremo come target i 5,55 e i 5,85 euro, con proiezione successiva a 6/6,05 euro.

Un acquisto di Enel a mio avviso andrà corredato da uno stop loss a 5,05 euro, dove transita al momento la media mobile a 21 sedute.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Diasorin che di recente ha rimbalzato dopo il test della media mobile a 50 sedute a quota 126,55 euro e proprio oggi ha oltrepassato di slancio e con volumi sostenuti la media a 21 sedute, a quota 132,45 euro.

I prossimi obiettivi per Diasorin sono a 140 euro prima e poi a 145 e a 150 euro, con stop loss a 132,45 euro.