Ftse Mib: pesanti storni ora? Unicredit e Intesa quando buy?

Il Ftse Mib potrebbe accusare un ribasso ancora più marcato degli altri listini specie dopo lo stacco dei dividendi. La view di Fabrizio Brasili.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.

I mercati azionari toccano nuovi massimi e a piccoli passi continuano a spingersi in avanti. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?

Siamo in una fase interlocutoria dominata soprattutto dalla politica delle Banche centrali, ormai pronte ad agire, facendo aggio più che con la leva dei tassi, visti peraltro al rialzo non prima della fine prossimo anno e l'inizio del 2023, sulla diminuzione degli stimoli e delle iniezioni della liquidità sui mercati.

I primi assaggi delle rotazioni in atto fra i vari mercati, ma soprattutto fra i diversi settori, sono evidenti già da qualche settimana e si sono accentuati nelle ultime sedute.

Ieri ha sofferto il NASDAQ, con alcune Big Cap come Microsoft e Facebook, ma anche Tesla, a seguito dell'incidente mortale di due persone avvenuto dopo lo scontro di una Tesla S, in guida automatica.

Più composti il Dow e lo S%P500, con circa mezzo punto percentuale di ribasso, così come gli indici DAX e CAC40 in Europa, mentre si è mostrato più resistente il future sul Fts Mib, solo in frazionale perdita.

Pensiamo che siamo solo all'inizio di una o più onde incisive della fase distributiva, anche se attenuata per gli USA dalle prime battute delle trimestrali bancarie e non solo.

A fare da cuscinetto sono anche i listini banco-centrici, a partire dal Ftse Mib, ancora in pieno risiko ed operazioni di M&A.

Nonostante ciò, possiamo immaginare un possibile lungo storno o meglio appunto ondate ribassiste fino a far pervenire il Dow Jones anche sui 28.500/29.000 punti.

Il consiglio è di astenersi in questo momento, perchè il mercato è troppo tirato, da troppo tempo.

A Piazza Affari il Ftse Mib sta provando ad avvicinarsi ai massimi dell'anno. Ci sono le condizioni per nuovi allunghi?

Ancora più marcato potrebbe essere lo storno del future sul Ftse Mib, soprattutto dopo lo stacco dei generosi dividendi iniziati ieri e che termineranno la settimana successiva al terzo venerdì di giugno.

Nelle ultime settimane abbiamo consigliato ai nostri lettori abbonati, di restare sempre più liquidi, chiudendo dopo gli asset più rischiosi, anche quelli più affidabili fra quelli da noi consigliati.

Il suggerimento è di avvalersi, se mai, di strumenti contrarian come Argento e, con molta attenzione, Petrolio, ma sempre più con acquisti di opzioni.

Per piccola parte della liquidità sottoscrivere il nuovo BTP Futura e strumenti assicurativi a cedola garantita del 4%. Nulla di più.

Ci sarà tempo dopo gli stacchi cedola per fare un sereno stock picking, assistito da esperti professionisti.

Unicredit e Intesa Sanpaolo possono regalare nuovi spunti al rialzo nel breve? Quali strategie ci può suggerire?

Suggeriamo di vendere sia Unicredit a 8,60 euro circa largo, che peraltro dovrà pur sempre acquistare, sperando che non debba scegliere necessariamente un boccone indigesto come Banca MPS.

Il consiglio è di vendere sui 2,30 euro anche Intesa Sanpaolo, che ha pur sempre da staccare una generosissima cedola e che è quasi sui massimi di periodo, giungendo dai minimi di 1,45 euro del 2020!

Non attendere quindi il pagamento della cedola per entrambi i titoli, se mai dopo averli venduti, riaccumularli lentamente dal giorno dello stacco cedola.

In ottica difensiva suggerire di puntare su due utility come Enel e Snam? Qual è la sua view su questi due titoli?

Non ci azzuffiamo di certo per consigliare un acquisto sui cosiddetti titoli difensivi, che ben poco hanno da difendere, quando i mercati virano al ribasso, anzi!

Fra Enel e Snam comunque abbiamo una leggerissima preferenza per il secondo, fermo restando che sono da evitare entrambi.

L’euro-dollaro si è spinto sopra quota 1,20: si aspetta nuovi rialzi dai livelli attuali?

Come giè segnalato nelle precedenti interviste ed ai nostri lettori abbonati,  possiamo prevedere, ma solo nel breve, un dollaro ancora indebolito dall'enorme debito pubblico.

L'euro-dollaro quindi potrebbe tornare sui massimi già testati in area 1,23, non  escludendo una coda super-speculativa ed intraday sugli 1,2450/1,25.