Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.
Il Ftse Mib ha riconquistato la soglia dei 23.000 punti: la correzione è conclusa o c'è il rischio di nuovi cali?
Per il Ftse Mib se prendiamo in considerazione i minimi del 30 ottobre in area 17.650 e quelli del 28 gennaio scorsi in area 21.300, si può tracciare una trendline che va ad evidenziare l'ultimo rialzo che si è avuto a partire da novembre scorso.
Il Ftse Mib è salito da allora con dei ritracciamenti importanti, segnando però dei massimi crescenti, fino a quelli delle scorse sedute in area 23.650.
Da questo soglia l'indice è sceso oggi a ridosso dei 22.850 punti da cui però ha avviato un bel rimbalzo. Il prossimo target al rialzo è sui recenti top in area 23.600/23.650, oltre cui si guarderà alla soglia psicologica dei 24.000 punti.
In caso di forza il Ftse Mib andrà a chiudere il gap lasciato aperto a febbraio scorso, con un allungo quindi ad area 24.650.
Al ribasso da monitorare in primis l'area dei 22.800, sotto cui l'indice potrebbe scendere verso i 22.400 punti, a ridosso della trendline di cui abbiamo parlato prima.
In mancanza di una reazione da questa soglia il Ftse Mib arretrerà verso i 22.000 punti prima e in seguito verso i minimi del 28 gennaio in area 21.300.
Ora sarà importante vede se l'indice riuscirà ad agganciare i recenti massimi per poi puntare ad area 24.000: tendenzialmente al momento siamo rialzisti e non vediamo motivi per cui preoccuparsi a Piazza Affari.
Unicredit oggi si è mostrato più vivace di Intesa Sanpaolo. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?
Unicredit ha trovato supporto poco sopra gli 8 euro, soglia che in caso di ritracciamento avrebbe potuto contenere la discesa e così è stato.
Ora sarà importante che il titolo vada a rompere gli 8,4 euro e a quel punto punterà agli 8,8/8,86 euro, violati i quali ci sarà un allungo fino ad area 9,4 euro.
Al ribasso da monitorare con attenzione gli 8 euro perchè la violazione di questa soglia porterebbe Unicredit a chiudere il gap del 3 febbraio intorno ai 7,75 euro.
Sarà necessario poi rimanere su questi prezzi per evitare approfondimenti ribassisti anche pesanti.
Intesa Sanpaolo ha reagito sul piccolo supporto a 2,06 euro e ora potrebbe puntare alla resistenza dei 2,25 euro, soglia che aveva tenuto i prezzi al di sopra tra fine 2019 e inizio 2020.
Sotto il supporto a 2,06 euro Intesa Sanpaolo scenderà a testare i 2 euro, violati i quali potrebbe andare a chiudere il gap del 3 febbraio a 1,875 euro.
ENI e Saipem oggi sono saliti malgrado la flessione del petrolio. C'è ancora spazio al rialzo per questi due titoli?
ENI nel breve mostra un bel trend rialzista e proprio oggi ha toccato la trendline per poi ripartire verso l'alto. Il titolo dovrà violare ora area 9,3 euro per puntare ai massimi di giugno 2020 a 9,83 euro, primo target di breve.
Oltre i 9,83 euro si potrà avere una visione più ampia per andare a recuperare le perdite subite da ENI con il crollo del Covid. Sotto i minimi di oggi a 8,89 euro il titolo potrà ritracciare verso area 8,5 euro, sotto cui si guarderà agli 8,15 euro.
Saipem ha segnato dei massimi importanti tre giorni fa a 2,71 euro e una violazione di questa soglia aprirà le porte ad un rialzo anche di lungo periodo.
La resistenza successiva infatti sarà individuabile a 3,6/3,8 euro, quindi ci sarebbe molto margine di manovra in salita. In caso di ritracciamento Saipem troverà un primo supporto a 2,42 euro, sotto cui scenderà a 2,25 euro.
Enel oggi non ha partecipato al rialzo del Ftse Mib. Qual è la sua view su questo titolo?
Enel da marzo dello scorso anno è salito tantissimo e ha segnato nuovi massimi di sempre, per poi ritracciare. Se prendiamo i minimi di marzo e del 2 novembre 2020, notiamo che c'è ancora margine di discesa dai livelli attuali.
Sotto gli 8 euro Enel potrebbe arretrare verso i 7,8 euro e i 7,6 euro, ma su tenuta degli 8 euro potrebbe avviare un recupero verso quota 8,6 euro prima e in seguito in direzione di 9 euro.