Ftse Mib: svolta è vicina. Unicredit, Intesa e Telecom buy?

Il Ftse Mib è salito a poca distanza da importanti resistenze, superate le quali si avranno nuovi rialzi. La view di Roberto Scudeletti.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha allungato ancora il passo, spingendosi in area 23.000. Ci sono le condizioni per salire ancora?

Sulla tenuta di supporti giornalieri e settimanali, nella scorsa ottava il Ftse Mib è salito a poca distanza da importanti resistenze, che se superate potranno favorire ulteriori rialzi.

Sopra il massimo di 23.015 punti, abbiamo subito la media a 200 mensile a 23.075 punti e poi la media a 100 giornaliera a 23.155 e quota 23.265 punti, corrispondente alla media a 24 settimanale.

Al superamento di quest’ultima corrisponderà una nuova gamba rialzista, con obiettivi intorno a 23.625 punti e soprattutto zona 23.935-24.125 punti circa, che dovrebbe favorire, almeno in un primo momento, il ritorno dei venditori.

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Viceversa, sotto i 22.850 punti potremo assistere ad una semplice correzione verso la media a 12 periodi giornaliera, nonché chiusura del gap up a 22.705-22.645 punti.

Da non escludere un eventuale approfondimento sui supporti successivi, in primis in area 22.355-22.235 punti e successivamente sulla media a 50 mensile a 22.190 punti e sul doppio supporto giornaliero delle medie a 50 e la media a 24 daily a 21.985-21.960 punt circa, la cui tenuta dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi.

Unicredit e Intesa Sanpaolo offrono spunti interessanti sui livelli attuali? Su quale dei  due consiglia di puntare?

Unicredit come tutto il comparto bancario italiano è stato vittima di un crollo bellico di circa il 50%, con recente doppio minimo e presente tentativo di rimbalzo/inversione, sopra un livello psicologico di prezzo intero.

Infatti, sulla duplice recente tenuta di quota 8,25 euro, Unicredit ha offerto l’attuale spunto rialzista sopra i 10 euro, con chiusura a 10,17 euro circa.

Sopra 10,20 euro si può pensare ad una ulteriore spinta rialzista per Unicredit, con supporti a 9,71 e 9,48 euro e resistenze a 10,91 e 11,46 euro.

Intesa Sanpaolo dopo aver formato un massimo relativo é crollata pesantemente sotto i colpi bellici, con un recente trend ancora chiaramente laterale ribassista e la presente timida ripresa, poco sotto una importante resistenza giornaliera.

In concreto, dopo un forte rialzo percentualmente molto interessante, Intesa Sanpaolo ha formato un top poco sopra 2,90 euro, con un veloce trend di inversione ribassista e, sulla tenuta di 1,68 euro ha rimbalzato verso quota 2,1880 euro, senza peraltro riuscire più a superarla, con recente oscillazione in zona 1,585-1,81 euro circa e attuale rimbalzo poco sotto la media a 100 daily a 1,8538 euro.

Un nuovo impulso rialzista per Intesa Sanpaolo sarà confermato solo sopra 1,86 euro, con supporti a 1,76-1,70 euro e prossime resistenze a 2,01 e 2,11 euro.

Venerdì scorso Telecom Italia e Nexi hanno fatto il pieno di acquisti. Cosa può dirci di questi due titoli?

Telecom Italia dopo il mega gap up e rialzo causati dall’annuncio di Opa, ha intrapreso la strada del ribasso, accelerato dagli eventi bellici in un vero crollo, con presenti tentativi di ripresa, ostacolati dalle resistenze giornaliere.

Infatti, dopo il balzo da 0,35 a 0,45 euro circa e il massimo di periodo poco sotto 0,51 euro, Telecom Italia ha inaspettatamente innestato la retromarcia, correndo verso un burrone che ha sfiorato recentemente addirittura quota 0,20 euro, con il presente rimbalzo respinto dalla media a 50 daily a 0,242 euro circa.

Possibile nuovo impulso rialzista per Telecom Italia sopra 0,25 euro, con supporti a 0,2370 e 0,2310 euro e resistenze a 0,2690-0,2830 euro.

Nexi dopo la falsa rottura rialzista dello scorso anno di un prezzo intero con relativo massimo storico, ha iniziato un chiaro trend ribassista tuttora in corso, con recentissimo minimo storico e presente tentativo di rimbalzo.

Infatti, dopo la falsa rottura rialzista dei 19 euro di luglio 2021, è cominciato un lungo calvario di prezzo, con il minimo a 7,146 euro seguito dall’attuale timida ripresa verso 9,50-9,30 euro circa.

Eventuali nuovi spunti rialzisti si avranno per Nexi sopra 9,53 euro, con supporti tra 9,12 e 8,92 euro e resistenza in zona 10,12-10,58 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: ENEL, MEDIOBANCA e SAIPEM  al rialzo, e BUZZI UNICEM, DIASORIN, FINECOBANK e STELLANTIS al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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