Ftse Mib: ecco fin dove può salire. Buy Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib è alle prese con una resistenza, superata la quale si apriranno nuovi spazi di crescia. La view di Gianluigi Raimondi.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Gianluigi Raimondi Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib si sta muovendo in laterala in un range di circa 1.000 punti. Sarà la volta buona per una rottura decisa al rialzo?

Indubbiamente il Ftse mib sta vivendo una fase di lateralità, ma in ottica di più medio periodo si può notare un canale discendente nel quale sono inseriti i corsi.

Questo canale è delimitato dal top di metà agosto, da quello segnato a fine settimana e da una resistenza testata oggi a 26.055 punti.

Se e solo se la trendline discendente, che rappresenta il limite superiore del canale ribassista di cui parlavo prima, sarà oltrepassata, allora potremo assistere ad una credibile inversione rialzista.

Per il Ftse Mib segnaliamo come prossimi obiettivi al rialo i 26.250 punti e i 26.400, oltre cui si guarderà ai top dell'anno a 26.690 punti.

A chi volesse posizionarsi long, suggerisco di fissare uno stop loss a 25.500 punti per il Ftse Mib, sotto cui si faranno spazio nuove vendite.

Unicredit da qualche tempo sta performando meglio di Intesa Sanpaolo. Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Unicredit sta testando in queste ultime sedute l'importante resistenza statica di lungo termina 12 euro.

Se sarà superato questo ostacolo potremo assistere ad una continuazione del canale rialzista all'interno del quale i corsi si muovono da quasi un anno, con possibile approdo di Unicredit a 12,8 euro prima e poi a 13 euro, dove sarà chiuso il gap ribassista risalente a fine febbraio 2020.

Intesa Sanpaolo, invece, è andato a colmare il gap pre-pandemia, risalente sempre a fine febbraio 2020, al di sopra di quota 2,5 euro. I prossimi obiettivi sono individuabili a 2,6 e a 2,65 euro, con stop loss da posizionare a quota 2,45 euro.  

Telecom Italia rimbalza oggi dopo i recenti cali. Cosa può dirci di questo titolo?

Per Telecom Italia stiamo assistendo al rimbalzo del gatto e per un rialzo più convincente bisognerà attendere ulteriori conferme e in particolare l'incrocio della media mobile a 21 sedute che ora passa a 0,35 euro.

Oltre questa soglia si potrà intervenire per operazioni speculative di breve termine, con stop loss sotto il minimo dell'1 ottobre a 0,33 euro.

Poste Italiane si è riportato a ridosso dei massimi storici. Qual è la sua view su questo titolo?

Poste Italiane rimane nei pressi di un'importanza resistenza statica determinata dal top di inizio giugno in area 12,2 euro.

Oltre questo livello il titolo potrebbe allungare ulteriormente il passo verso 12,5 euro prima e in seguito fino a 13 euro, con stop loss molto rigido al di sotto della media mobile a 50 sedute che ora transita a 11,65 euro e che funge da supporto dinamico ascendente. 

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Pirelli che sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo il test del supporto dinamico ascendente di medio-lungo termine a quota 4,85 euro.

Se questo rimbalzo dovesse continuare, e a mio avviso è possibile che accada visto il posizionamento degli indicatori e degli oscillatori tecnici, gli obiettivi per Pirelli sono individuabili a 5,1 e a 5,2 euro, dove transitano le medie mobili a 21 e a 50 giorni, poi a quota 5,3 euro, dove è posta la resistenza statica di breve termine, con proiezione successiva a 5,5/5,56 euro, top dello scorso agosto.

Un acquisto di Pirelli andrà corredato a mio avviso da uno stop loss a 4,85 euro.