Ftse Mib: un rimbalzo duraturo? Meglio Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib rimbalza verso il primo ostacolo giornaliero: sopra i top di venerdì scorso potremo assistere a una risalita. La view di Roberto Scudeletti.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha risalito un po’ la china la scorsa settimana. E’ solo l’inizio di un recupero più ampio?

Il Ftse Mib segue la prima visione, ossia tocca un nuovo minimo crescente, poco sopra un importante supporto mensile, per poi rimbalzare verso il primo ostacolo giornaliero.

Solo sopra tale media a 12 periodi e il massimo di venerdì scorso, ossia 22.140-22.160 punti potremo assistere ad una risalita dei corsi, con immediato ostacolo nella media a 200 periodi settimanale a 22.290 punti.

Da non escludere eventuali estensioni positive tra 22.600-22.800 e 23.200-23.265 punti sulla media a 24 periodi giornaliera, sino ad improbabili ma non impossibili exploit verso i 23.650-23.750 punti.

Viceversa, fare attenzione sotto i 21.930 punti, perché per il Ftse Mib potrebbe ricominciare l’assalto dei venditori, verso zona 21.595 e soprattutto 21.450-21.395 punti, la cui perdita darebbe il via ad una accelerazione negativa verso i minimi dell’anno a 21.060 punti.

Unicredit è rimasto al palo prima del week-end, mentre si è spinto in avanti Intesa Sanpaolo. Qual è la sua view su questi due titoli?

Unicredit dopo un buon trend positivo post crollo pandemico, sulla falsa rottura di un prezzo intero, è stato vittima di un crollo bellico di circa il 50%, con recente doppio minimo e presente tentativo di rimbalzo/inversione, ostacolato da una importante resistenza giornaliera.

Infatti, negli ultimi mesi il titolo ha dato vita a un buon rialzo, con la rottura dei 15 euro poco sotto i 16 euro, seguito da un veloce e improvviso capitombolo, con duplice minimo crescente poco sotto gli 8 euro, risalita in zona 11,08-10,89 euro poco sotto la media a 100 periodi daily e attuale tentativo di ripresa a 10,59-9,82 euro circa.

Sopra i 10,60 euro si può pensare per Unicredit ad una nuova spinta rialzista, con supporti a 10,14 e 9,92 euro e resistenze a 11,27 e 11,79 euro.

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Intesa Sanpaolo aveva effettuato un rialzo verticale, sfiorando una quota di prezzo intero, per poi crollare pesantemente, con recente ripresa, ostacolata da una importante resistenza giornaliera, con presente situazione di incertezza.

In concreto, dopo un forte rialzo percentualmente molto interessante, Intesa Sanpaolo ha formato un top poco sotto 3 euro, con un veloce trend di inversione ribassista e, sulla tenuta di 1,68 euro, sta rimbalzando sotto la media a 50 periodi giornaliera in zona 1,93-1,88 euro circa.

Un nuovo impulso rialzista sarà confermato da Intesa Sanpaolo solo sopra 1,95 euro, con supporti a 1,85-1,79 euro e prossime resistenze a 2,10 e 2,21 euro.

Venerdì scorso Recordati e Interpump hanno fatto il pieno di acquisti. Cosa può dirci di questi due titoli?

Recordati è stata protagonista di un trend rialzista esemplare negli ultimi anni, con massimi sempre rinnovati da nuovi compratori, sino all’ultimo triplo massimo decrescente, artefice del recente forte ribasso, con rimbalzo nelle ultime sedute e chiusura su una importante resistenza giornaliera.

Infatti tra agosto 2021 e gennaio 2022, è subentrato un triplice top tra 57,90 e 57,20-56,96 euro, con successiva decisa correzione sino a 36,57 euro e presente ripresa sulla media a 50 periodi daily a 41,90 euro circa.

Possibili ulteriori rialzi per Recordati sopra 42 euro, con supporti a 40-39 euro e profit tra 45 e 47 euro.

Interpump dopo il massimo storico dello scorso anno ha effettuato una profonda correzione percentualmente importante, con ogni rimbalzo respinto dai venditori, sino al recente minimo relativo, seguito da un altro crescente e presente ulteriore ripresa in corso d’opera.

Infatti, dopo la mancata conferma sopra 69 euro ha corretto di circa il 50% poco sopra 34,50 euro, con secondo minimo a 36,14 euro fautore dell’attuale ripresa a 38-38,86 euro.

Scenari rialzisti per Interpump sono da considerare sopra 40,25 euro, con supporti a 38,33-37,40 euro e resistenze a 43,06-45,22 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: CNH INDUSTRIAL, ENEL, STELLANTIS al rialzo e AMPLIFON, FINECOBANK, TERNA al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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