Ftse Mib perde di potenza: e ora? Unicredit e Intesa buy?

Per il Ftse Mib segnaliamo una fascia resistenziale difficile da superare.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

Il Ftse Mib si è riportato poco sopra i 27.000 punti ieri. C’è spazio per salire ancora nel breve?

Il Ftse Mib deve fare i conti con una resistenza che si è costruita nel tempo, già dai massimi di febbraio scorso.

Su quei top si è avuta una massiccia distribuzione che si è ripresentata ai livelli dei massimi di febbraio sia ad aprile che a maggio.

Ftse Mib alle prese con un ostacolo

La zona che va dai 27.800 ai 27.300 punti è una fascia resistenziale che sarà difficile da superare, ma il Ftse Mib deve necessariamente scavalcare questo ostacolo per proseguire al rialzo, altrimenti si continuerà a distribuire.

Il Ftse Mib è stato respinto dalla zona dei 27.300 punti, per tornare sui supporti dei 26.400 e dei 25.800 punti.

Sarà in questa direzione il movimento che ci si aspetta nel caso in cui dovesse essere confermata la resistenza dei 27.300 punti di cui parlavo prima e ovviamente in questi giorni il Ftse Mib perde di potenza.

La view su Unicredit e Intesa Sanpaolo

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Unicredit si ritrova a galleggiare sulle resistenze di febbraio, aprile e maggio e sta trattenendo il supporto dei 18,3 euro, ma potrebbe bucarlo per andare a spostarsi verso i 17,4 euro.

L’unica alternativa per Unicredit sarebbe quella di superare la resistenza dei 19 euro per tornare positivo.

Discorso simile per Intesa Sanpaolo, per il quale la barriera dei 2,3 euro rappresenta una forte resistenza, superata la quale ne troverà un’altra ancora più robusta a 2,45/2,5 euro.

Se il titolo non riuscirà a superare quest’ultimo ostacolo e ancor prima i 2,3 euro non andrà da nessuna parte, anzi saranno forti i rischi di un ritorno verso i supporti in area 2,2 euro prima e poi a 2,15/2,1 euro.

Focus su Stellantis

Stellantis offre spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?

Stellanti in questo periodo vive una ciclicità inversa rispetto a quella dei bancari e potrebbe scavalcare la resistenza dei 15 euro per dirigersi verso i 16,7 euro prima e i 17 euro.

In alternativa, il titolo potrebbe tornare indietro e scendere verso i 13,7 euro in primis e in seguito in direzione dei 13 euro.

L’analisi di STM e Telecom Italia

Qual è il suo giudizio su STM e Telecom Italia e quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Per STM si segnala ancora una guerra all’approvvigionamento dei semiconduttori e la società gode di questo interessamento globale.

Il titolo ha una resistenza importante intorno ai 42/42,1 euro, oltre cui si guarderà ai 45,5 euro, ma in caso di mancato superamento degli ostacoli appena indicati STM tornerà sui supporti dei 39 e dei 37,8 euro.

Per Telecom Italia segnaliamo un ultimo supporto in area 0,24 euro, la cui tenuta potrebbe favorire un recupero verso quota 0,27 euro prima e 0,28 euro in seguito, con un successivo allungo fino a 0,29 euro.

In alternativa Telecom Italia potrebbe accusare una discesa anche violenta fino ad area 0,2 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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