Ftse Mib resta in pericolo. Unicredit, Intesa e Generali buy?

Il Ftse Mib si sta avvicinando a dei supporti importanti, rotti i quali sarà destinato a calare ancora. L'analisi di Alessandro Cocco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib è sceso a poca distanza da quota 22.000 punti. Come leggere questo movimento e cosa aspettarsi ora?

Il Ftse Mib ha avviato un ritracciamento dai top intraday segnati il 13 settembre a 22.881 punti, avvicinandosi progressivamente all’area dei 22.000.

L’indice ha rotto i minimi del 14 settembre a 22.201 punti e a questo punto abbiamo un supporto a 21.927 punti, la cui rottura aprirà le porte a una discesa verso area 21.600, con proiezione successiva 21.200 punti, raggiungibili qualora dovesse proseguire in modo impetuoso il ribasso dei mercati.

Il Ftse Mib sta scontando, come gli altri indici europei, i ribassi che stanno interessando gli indici statunitensi. In caso di rimbalzo dal primo supporto, il primo target al rialzo è in area 22.800/22.900, con approdo successivo a quota 23.200 punti.

La view è indubbiamente ribassista e una conferma di ciò giunge anche dall’analisi degli altri indici, europei e statunitensi.

Come valuta l’attuale impostazione dei due big del settore bancario, Unicredit e Intesa Sanpaolo?

Unicredit ha superato quota 11 euro, salvo poi tornare indietro, e ora trova un supporto in area 10,5 euro.

In caso di rimbalzo da questa soglia, il titolo punterà prima agli 11,19 euro, massimi del 15 settembre, con allunghi verso 11,5 euro prima e 12 euro dopo.

Sotto i 10,5 euro abbiamo un primo supporto a 10,18/10 euro, violato il qual Unicredit scivolare fino a quota 9,5 euro.

Intesa Sanpaolo si è portato sopra i massimi di agosto a 1,8786 euro, sotto cui si rischierà una discesa a 1,8264 euro prima e poi fino a quota 1,75 euro.      

Sopra i top del 15 settembre a 1,938 euro, Intesa Sanpaolo potrà puntare ai 2 euro, rotto i quali ci sarà spazio fino ai top del 30 maggio a 2,08 euro.

Generali è sceso in chiusura di settimana, mentre si è fermato sopra la parità Unipol. Cosa può dirci di questi due titoli?

Generali mostra un trend ribassista che da aprile ha preso il sopravvento, ma a luglio il titolo ha rimbalzato, poi ha ritracciato nuovamente e ha trovato supporto intorno ai 14,5 euro.

Il titolo ora deve fare i conti con le resistenze a 15,48 e a 15,68 euro, con approdi successivi a 16 euro prima e a 16,5 euro.

Occhio ai 14,86/14,84 euro, perchè la violazione di questa soglia vedrà Generali scendere verso i 14,5 euro e i 14 euro.

Unipol sta definendo un trend rialzista e dopo l’allungo di agosto c’è stato un ritracciamento verso i 4 euro, da cui poi il titolo è ripartito.

Il supporto più vicino ora è a 4,27 euro, mentre il top da violare è in area 4,48 euro, oltre cui Unipol potrà recuperare fino a quota 4,8 euro.

Attenzione alla tenuta dei 4,27 euro, visto che la rottura di questo supporto porterà a una discesa verso i 4,2 e i 4 euro.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate