Gas e petrolio sono in calo, ma borse deboli e listini in rosso in tutta Europa

Borse Europee caute in attesa della Fed con aperture negative per le banche. In calo il prezzo di gas e petrolio. Londra rimane chiusa per lutto.

Inizio settimana debole per le borse europee e non solo, si guarda con attenzione alle manovre per contrastare l’inflazione, in particolare alla riunione della Federal Reserve che si terrà il prossimo mercoledì 21 settembre.

L’apertura dopo il weekend in Europa procede con segnali deboli e listini in calo, sulla sica di quanto successo anche nei mercati asiatici, mentre la borsa di Londra rimane chiusa per lutto. 

Il settore energetico registra le perdite maggiori, mentre il prezzo di gas e petrolio è in calo.

In attesa della Federal Reserve

Mercoledì 21 settembre si terrà un importante riunione presso la Federal Reserve, si tratta di una riunione per via delle ormai imminenti decisioni che la Fed dovrà prendere sui propri tassi di interesse, anche se, la maggior parte degli analisti sembra certo che la Banca centrale degli Stati Uniti opterà per un aumento dei tassi di interesse tra 75 e 100 punti.

L’attesa di questa riunione il cui esito sembra già scritto, frena gli scambi e gli investitori preferiscono muoversi con cautela in vista delle decisioni che determinano la direzione in cui andrà la Fed nei prossimi mesi.

Secondo gli analisti di JP Morgan Chase, bisogna aspettare l’aumento dei tassi da parte della Fed per poi capire quali mosse attuare e poter fare previsioni sul futuro. Senza informazioni certe sul futuro della Fed, è necessario rimanere in attesa.

Borse chiuse a Londra e Tokio

Ad aumentare il clima di incertezza globale, la chiusura di due importanti borse, quella di Londra e di Tokyo, che, per motivi diversi, ripartiranno con qualche giorno di ritardo per questa settimana.

Londra rimane chiusa per lutto a seguito della scomparsa della Regina Elisabetta. Il paese osserverà, in occasione dei funerali, una giornata di lutto. Tokyo invece rimane chiusa per via delle festività, il terzo lunedì di settembre in Giappone è la giornata del rispetto per gli anziani, e nei prossimi giorni si festeggia l’equinozio di autunno.

Le altre borse europee

Fatta eccezione per Londra che rimane chiusa in questo terzo lunedì di settembre, le altre borse europee registrano risultati negativi all’apertura. 

Tra le peggiori Parigi e Milano dove i listini partono in calo di oltre l’1%, nello specifico l’indice parigino CAC 40 ha aperto in calo dell’1,28%, mentre a Piazza Affari l’indice FTSE MIB parte in perdita dell’1,07%.

Risultati più modesti, ma comunque da bollino rosso anche ad Amsterdam e Francoforte, Amsterdam sfiora l’1%, con l’indice AEX in perdita dello 0,93% mentre a Francoforte DAX 40 perde lo 0,69%.

Un focus su Piazza Affari

Piazza Affari in rosso a causa delle Banche e società energetiche. Il tetto massimo al costo dell’energia, del gas e degli idrocarburi, unito all’aumento dei tassi di interesse della BCE, decisi la scorsa settimana, sono rapidamente diventati delle zavorre per i titoli bancari ed energetici.

Non è un caso se tra i titoli peggiori all’apertura del primo lunedì dopo i vertici della BCE e della commissione europea, figurano Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Saipem ed Eni.

Nello specifico, per il settore bancario, Intesa Sanpaolo e Banco BPM sfiorano perdite nell’ordine dell’1%, rispettivamente in calo dello 0,86% e 0,79%, mentre Bper guadagna un modesto 0,05%, mentre nel settore energetico Saipem perde il 6,25% ed Eni il 2,72%.

Per quanto riguarda  i risultati positivi, Telecom Italia ha registrato l’apertura migliore, con un guadagno rispetto alla chiusura di venerdì dell’1,31%, seguita da Amplifon con un guadagno dello 0,72% e Campari in crescita dello 0,34%.

Gas e petrolio in calo

Il prezzo del gas, sempre più alto a causa delle tensioni con la Russia è un elemento determinante per il prezzo dell’energia, che di riflesso è in aumento. La Commissione Europea nei giorni scorsi ha varato delle misure per contenere l’aumento del costo dell’energia, fissando un tetto massimo per l’energia prodotta con metodi alternativi, dall’eolico al nucleare, ed il solo annuncio di un futuro price cap ha permesso di contenere, se pur minimamente, il prezzo dell’energia.

Si è registrato un calo nell’ordine dello 0,8% sui Future del petrolio, più precisamente il Wti è calato ad 84,42 $ al barile, mentre il Bent è sceso a 90,6 $ al barile.

Registrato un calo anche per il Gas che ad Amsterdam torna sotto i 200$ al megawattora registrando un prezzo di 176€ per MW/h, in calo del 6,2%.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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