Inflazione al rialzo: cosa sta succedendo spiegato in breve!

Il termine "inflazione" riempie le nostre giornate ormai da diverse settimane, cosa sta succedendo in Europa?

Stiamo attraversando un periodo storico alquanto preoccupante. Tutti noi siamo a conoscenza di quello che sta succedendo nel mondo, ovvero, la terribile e sanguinosa guerra in terra Ucraina a causa dell’invasione Russa. E ovviamente, l’emergenza umanitaria e sanitaria che tutto ciò comporta.

Il punto però è che, una guerra, anche se lontana dal proprio confine nazionale, non crea “solo” danni ai Paesi che si stanno, in quel dato momento, scontrando. Una guerra porta con sè anche una immediata crisi economica per tutta una serie di fattori: produzione di materie prime, import, export, aumenti dei prezzi ecc…

Insomma, l’inflazione è inevitabile.

Ma come si fa quindi a gestire da un lato una guerra civile e dall’altro una guerra economica fatta di sanzioni e di prezzi in continuo rialzo?

Cosa significa il termine “inflazione”?

Prima di addentrarci nel vivo del discorso, vorremo approfondire il termine, appunto, “inflazione”. Avere le idee chiare è sempre utile al fine di comprendere al meglio la situazione attuale. Una situazione che, ricordiamo essere, alquanto complessa e difficile da gestire a livello mondiale.

Dunque, quando si parla di inflazione ci si riferisce ad un meccanismo legato all’economia. Ovvero un aumento di prezzi, che siano essi beni o servizi, prolungato nel tempo. L’inflazione tuttavia non provoca solo un’impennata di costi, purtroppo, si manifesta in contemporanea anche un evidente e massiccio calo del potere d’acquisto della moneta.

Per cui, con la stessa unità monetaria di qualche giorno prima, si potrà acquistare molto meno prodotto. Se non addirittura la metà! E, in parole povere, il potere d’acquisto dei consumatori sarà drasticamente ridotto.

Una situazione che sta coinvolgendo tutto il mondo, Europa in particolar modo. E, va ricordato che, proprio quest’ultima, non attraversava problematiche di questo tipo da decenni. Lo potremmo tranquillamente definire un “fulmine a ciel sereno”.

Inflazione ed investimenti: come gestire quest’ultimi?

Gli investitori cosa dovrebbero fare per non cadere nel baratro più oscuro? E’ molto difficile dare una risposta concreta e sicura. Nessuno prevede il futuro e nessuno potrà mai dirvi realmente cosa accadrà domani o il mese prossimo. La stessa cosa vale per gli investimenti in Borsa.

Quello che però possiamo fare ora è riflettere. Riflette sui dati che abbiamo attualmente, sull’andamento della Borsa, sull’andamento dell’economia e muoverci con estrema tutela.

Quello che è di vitale importanza è il non farsi prendere dal panico. Quest’ultimo non permette mai di ragionare lucidamente.

Inflazione: il problema delle materie prime

Come vi abbiamo già anticipato, uno dei grandissimi nonché gravissimi problemi dell’inflazione è proprio il rincaro delle materie prime. Lo vediamo anche al tg: metalli, grano, energia, concimi per l’agricoltura, benzina, diesel… Insomma, quando il problema dei prezzi parte da qui, è tutto assai complesso.

I prezzi finali arrivano addirittura a triplicarsi ma gli stipendi rimangono comunque i medesimi. Per cui, capirete bene che con l’inflazione ci si impatana in una situazione che poi è particolarmente complessa da gestire. Ma soprattutto, si tratta di una condizione che necessita di essere “sistemata” quanto prima nell’interesse di tutti i cittadini e del mondo del lavoro.

Il primo grande problema dell’inflazione è proprio questo, ovvero i salari che non aumentano, anzi. Rimangono tali e quali non adeguandosi così al caro costo della vita.

Chiaramente, questo colpo verrà accusato, in modo particolare, da tutte quelle persone che hanno un tenore di vita “normale”. Le uniche persone salve saranno coloro che la società definisce “ricche” o “benestanti”.

L’inflazione intacca anche il patrimonio personale

Ebbene si, l’inflazione va ad intaccare anche il nostro patrimonio personale e familiare.

Il patrimonio netto che abbiamo non è altro che la differenza tra le passività, quindi tutte quelle cose che noi dobbiamo a terze persone (debiti o mutui alla banca ad esempio), e le attività. Ovvero, tutte quelle cose o beni che possediamo e che sono nostre. Dunque, il patrimonio netto di una persona funziona esattamente come quello aziendale.

Tutto ciò cosa centra con l’inflazione? Che impatto, quest’ultima, può avere sui nostri beni? Molto semplicemente il denaro si svaluta.

Quindi quando quest’ultimo si svaluta e noi abbiamo un debito, ad esempio con la banca, significa che, nel tempo, il denaro che noi dovremo sostituire sarà sempre lo stesso (dal punto di vista nominale, sulla carta), ma in termini reali gliene stiamo dando sempre meno. Questo perché i soldi, nel frattempo, stanno perdendo valore.

La svalutazione del denaro aiuta, in qualche strano modo, ad abbattere i debiti. Si, ci rendiamo conto che è un discorso un tantino complesso da comprendere perfettamente, ma la verità è proprio questa.

Però, doppiamo guardare entrambe le facce della situazione. I debiti rientrano nella sfera della passività, ma come funzionano invece le attività? Semplicemente, non aumenteranno!

Se abbiamo investito in attività redditizie o produttive solide, allora forse sarà possibile che, nel lungo periodo, diano i loro frutti aumentando di valore o aumentando il loro prezzo. In questo modo, andrebbero ad assorbire l’inflazione che, il mercato, sta affrontando. Nei migliori dei casi poi, le attività potrebbero non solo essere utili per impattare l’inflazione ma anche assumere valore, dunque andreste a guadagnare non solo per titoli nominali ma anche per titoli reali.

Nei peggiori dei casi invece, ovvero se le attività dove avete investito denaro dovessero crollare a picco, non solo avrete la perdita dell’inflazione ma anche il valore del vostro asset potrebbe diventare quasi nullo. Quindi, doppia perdita.

Investimenti ed inflazione, conviene?

Qual è dunque la soluzione di tutto ciò? Un debito potrebbe essere una soluzione fattibile. Coloro che prendono in prestito del denaro e lo investe bene, proprio a causa dell’inflazione è super avvantaggiato! Quasi forse più dell’investimento fatto in precedenza.

Ovviamente, quando si parla di “debito” ci si riferisce a tutta una serie di investimenti fatti a regola d’arte e con un minimo di preparazione. Quando si cita il termine “debito” non si vuole intendere: “aprire un sito e buttare dei soldi nella prima piattaforma che incontro su Google“.

Un investimento va sempre ponderato, esaminato e vanno sempre tenuti in considerazione tutti i “pro” così come tutti i “contro”. Sempre. Indipendentemente dal periodo storico che stiamo affrontando. A prescindere, i soldi non si investono mai nell’incertezza. Meglio uno scrupolo, una ricerca in più, che una in meno!

Se però possedete un profilo di rischio alto e già da prima avevate intenzione di investire, bè, potrebbe essere un buon momento perché si va in qualche modo ad assorbire l’inflazione.

La leva finanziariaindebitarsi cioè per investireè una cosa estremamente rischiosa. Se non sapete al 100% cosa state facendo, su quale cavallo state puntando, non dovreste farlo!

Inflazione e mercati azionari: com’è la situazione?

Un settore interessante e da prendere in considerazione è sicuramente il mercato azionario.

Partiamo dal presupposto che, i mercati azionari ed i mercati finanziari, sono longevi e duraturi. Vi basti pensare che hanno retto benissimo a ben due conflitti mondiali senza mai crollare o destare preoccupazioni.

Hanno retto la peggior depressione finanziaria della storia durata ben vent’anni!

Investire dunque, in mercati azionari, risulta attualmente essere meno rischioso ad esempio, del tanto caro mattone. L’unica cosa che vi consigliamo fortemente è quello di diversificare con consapevolezza.

Quello che tendenzialmente fanno molte persone, è quello di investire in due Paesi: Italia e Stati Uniti. In questo periodo storico delicato, vista anche la situazione geopolitica che stiamo attraversando, andrebbe ricordato che il mondo non è un qualcosa di statico, di immutabile. Gli equilibri possono cambiare veramente in fretta e, nella maggior parte dei casi, non abbiamo nemmeno il tempo di rendercene conto.

Per cui, alla luce di ciò, vi ribadiamo nuovamente l’importanza di diversificare tutti gli investimenti. In modo che, se uno dovesse andare male o in modo differente rispetto a quanto proiettato inizialmente, avete comunque altri investimenti. Immaginate di averne solo uno e di vederlo andare a picco. Bisogna sempre pararsi le spalle e, farlo in maniera furba, ha sempre il suo perché.

Non ha senso avere il 90% del proprio portafolio all’interno di un solo Paese! O ancora, il 90% con una sola valuta! Nessun bravo professionista vi consiglierebbe mai una azione di questa natura. Potrebbe davvero rivelarsi deleterio per voi! E’ davvero tanto rischioso!

Si può investire in Europa, in Nord America, in Sud America, nel Sud-Est Asiatico, nel Medio Oriente… Ci sono tantissimi Paesi in grado di offrire tanto ai propri investitori.

Il “caso della Russia” dovrebbe farci riflettere a lungo: se un Paese considerato una “potenza economica” riesce a “scomparire” proprio come sta facendo da un mese, o poco più a questa parte, significa che nessuno Stato è poi così sicuro. Nemmeno quelli più “quotati”. Dal punto di vista economico non è più una garanzia, anzi. Qualsiasi settore russo sta sprofondando e tantissimi marchi – tra i colossi più grandi al mondo come McDonald’s, Starbucks, Intimissimi ecc – hanno interrotto qualsiasi rapporto commerciale con appunto, la Russia. E questo, deve far riflettere molto. Non bisogna mai dare nulla per scontato.

Nessuno avrebbe mai pensato ad un disastro del genere, repentino soprattutto.

Quindi, ribadiamo: visto che non si conosce il futuro e che tutto potrebbe magari essere diverso tra dieci anni, sarà meglio agire anticipatamente.

Inflazione: cosa attendersi dal futuro?

Nessuno possiede la sfera di cristallo e fare delle ipotesi sarebbe inutile o comunque poco realistico. Nessuno sa come andrà a finire tale situazione anche perché, almeno al momento, non arrivano buone notizie né dall’Ucraina né tantomeno dalla Russia.

Attualmente, quello che aleggia nei mercati finanziari è un’estrema paura per quello che potrebbe avverarsi nel futuro prossimo. Ma certamente, come abbiamo detto, le cose possono cambiare in fretta, non solo in negativo, ma anche – e si spera – in positivo.

Se adesso la situazione è poco rosea, non è detto che fra sei mesi sia tutto identico. Per assurdo, anche tra una settimana potrebbe esserci un colpo di scena.

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