Italgas cauto, ma conti battono le attese. Buy da valutare?

Italgas ieri si è fermato poco sopra parità, all'indomani della trimestrale migliore delle aspettative.

La seduta di ieri si è conclusa senza particolari emozioni per Italgas che ha strappato un piccolo segno più, fermandosi poco sopra la parità.

Italgas poco sopra la parità

Il titolo, dopo aver avviato la settimana senza alcuna variazione, ieri ha terminato gli scambi a 6,2 euro, con un lieve rialzo dello 0,24% e oltre 1,3 milioni di azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 1,65 milioni.

Italgas: i conti del primo trimestre

Italgas non ha dato vita a particolari movimenti all’indomani della diffusione dei conti del primo trimestre che pure hanno battuto le attese.

Il gruppo ha chiuso il periodo in esame con un utile netto in rialzo del 17% a 89 milioni di euro, a fronte di ricavi in crescita del 6,2% a 354 milioni di euro.

L’Ebitda è salito del 7% a 250 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto si è attestato a quota 4,955 miliardi di euro.

Le spese per investimenti sono calate del 13% a 180 milioni di euro, mentre gli investimenti tecnici si sono attestati a 179,5 milioni di euro, a fronte di flussi di cassa da attività operativa pari a 198,8 milioni.

Italgas: per Equita SIM la trimestrale è superiore alle attese

Gli analisti di Equita SIM parlano di un primo trimestre superiore alle stime, grazie ai risparmi ottenuti con la digitalizzazione della rete, al contributo delle attività non-regolate, quali risparmi di energia e vendite di GNL in Sardegna, oltre a 8 milioni non ricorrenti, derivanti da capital gain, riconoscimenti tariffari di anni precedenti e release di provision.

I ricavi non-regolati salgono da 12 a 36 milioni di euro, mentre quelli regolati sono in calo solo del 1%, nonostante la riduzione di 16 milioni dal taglio Allowed Wacc e l’impatto dell’X factor. La crescita della RAB ha contribuito per 12 milioni e i ricavi non ricorrenti per 5 milioni.

Italgas: spunti dalla conference call

Quanto agli spunti dalla conference call, gli analisti di Equita SIM segnalano che la performance dei costi operativi è stata ben superiore alle stime.

Alcuni dossier di M&A potrebbero portare ad acquisizioni entro l’estate, mentre non c’è stato nessun commento sulle novità del DL concorrenza, con riferimento in particolare all’accelerazione delle gare gas.

La gestione dell’Ato di Napoli passerà a F2i rete gas a fine anno, mentre il closing per l’acquisto di Depa in Grecia è atteso nella prima metà dell’anno in corso.

La guidance sull’intero 2022 sarà fornita con l’update del piano strategico a metà giugno.

Gli investimenti in Grecia dovrebbero in parte compensare la riduzione dei capex in Italia e lo slittamento delle gare gas.

Italgas al vaglio di Equita SIM

La stima di EBITDA 2022 di Equita SIM, pari a 982 milioni di euro, in calo del 3%, potrebbe essere migliorata del 2%-3%, grazie a maggiori risparmi e impatto dalle efficienze energetiche.

Equita SIM evidenzia che il titolo tratta a multipli ragionevoli, con un rapporto prezzo-utili 2023 di 14 volte, un rapporto enterprise value/EBITDA di 10 volte, uno yield del 4,9% e un premio enterprise value/RAB del 25%, in linea con Snam e inferiore a Terna.

L’update della RAB per il deflatore degli investimenti fissi lordi è un supporto per i titoli regolati nell’attuale scenario inflattivo.

Equita SIM segnalano che il prossimo catalizzatore è l’aggiornamento del piano il 15 giugno.

In attesa di tale evento gli analisti mantengono una view cauta sul titolo, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 6,2 euro.     

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