A Piazza Affari si continua a guardare con interesse a Iveco Group che risale con decisione la china, dopo il debutto flop della vigilia.
Iveco Group spicca il volo dopo il disastro di ieri
Ieri è stato il primo giorno di quotazione per Iveco, ammesso sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, ma l’esordio è stato un vero sfacelo, visto che il titolo ha lasciato sul parterre oltre il 10% del suo valore.
A queso disastro però sta facendo da contraltare la seduta odierna che vede un gran numero di acquisti.
Iveco negli ultimi minuti si presenta a 10,77 euro, sui massimi intraday, con un rally del 6,55% e quasi 3,6 milioni di azioni scambiate fino ad ora.
Iveco è sbarcato a Piazza Affar dopo che l’1 gennaio 2022 è diventato efficace l’atto di scissione sottoscritto con CNH Industrial che ha portato alla separazione dei business segment delle due società.
Iveco: per Equita i target di medio termine sono raggiungibili
Gli analisti di Equita SIM fanno notare che, visto che Iveco è quotato solo a Milano, è inevitabile il flowback da parte di venditori statunitensi forzati o altri interessati solo a CNH Industrial, di cui ieri è stato scambiato oltre l’8% del capitale.
La SIM milanese ritiene raggiungibili gli obiettivi di medio termine di Iveco, che prevedono un fatturato pari a 15 miliardi nel 2024 e a 17 miliardi nel 2026, a fronte di un profitto netto adjusted di 0,6/0,8 miliardi nel 2026.
Il ROS adjusted è visto al 4%-5% nel 2024 e al 5%-6% nl 2026, con una cassa netta di 1,2-1,4 miliardi e un free cash flow di 0,3 miliardi nel 2024.
Nessuna guidance di breve nonostante il backlog di 35 settimane su tutto il portafoglio, probabilmente per prudenza dovuta a carenza componenti, inflazione costi e nuova ondata COVID.
Iveco: ecco i principali driver
Gli esperti di Equita SIM evidenziano che i principali driver sono: miglioramento mix, in primis il nuovo heavy-truck S-Way che sostituisce il loss-making Stralis, innovazione prodotto, partnership, espansione servizi finanziari e controllo dei costi.
Rispetto ai competitors, Iveco Group è molto più piccola, meno diversificata geograficamente, meno esposta a heavy truck che hanno margini superiori e meno profittevole.
Secondo Equita SIM, da un lato ciò impone multipli inferiori rispetto ai competitors, ma dall’altro gli analisti credono che spinga Iveco verso M&A deal, ricordando che rumors passati e recenti vanno in questa direzione.
Iveco: per Equita è buy con target price a 18 euro
Gli analisti interpretano anche la recente riduzione della quota nella joint-venture cinese con SAIC come una mossa per avere mani libere per nuovi deal in Asia.
Per effetto del flowback, che potrebbe durare altri giorni, i multipli sono molto cheap secondo Equita SIM che ha deciso di avviare la copertura su Iveco con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 18 euro.
Iveco: Goldman Sachs avvia copertura con rating “buy”
Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Goldman Sachs che hanno avviato la copertura sul titolo con un rating “buy” e un target price a 12 euro.
Gli analisti riconosco la storica debole performance dei margini e si aspettano una limitata generazione di free cash flow nei prossimi due anni, ma pensiamo che l’azione sia arrivata sul mercato a una valutazione bassa che sottovaluta vari elementi interessanti.
Goldman Sachs ritiene che ci siano tre motivi chiave per un buy: un forte libro ordini 2021 che sostiene la visibilita’ della crescita degli utili nel 2022-2023, il fatto che Iveco sia un operatore di media dimensione nel mercato dei truck e con la tecnologia per la transizione energetica, cui si aggiunge la bassa valutazione a cui scambia il titolo.
Iveco al vaglio di Intesa Sanpaolo
A scommettere su Iveco è anche Intesa Sanpaolo che invita ad acquistare con un fair value a 18,2 euro. Per gli analisti la forte correzione accusata ieri dal titolo è ingiustificata, ritenendo che ai prezzi correnti Iveco non sta neanche prezzando un miglioramento dei fondamentali nel 2022 e nel 2023.