Quest’ultima seduta della settimana prosegue in rally per Iveco Group che ritrova il sorriso dopo quattro sessioni in calo.
Iveco Group tra i migliori del Ftse Mib dopo 4 ribassi di fila
Non più tardi di ieri il titolo ha ceduto il 2,05%, mentre oggi ha imboccato da subito la via dei guadagni, piazzandosi in una delle prime posizioni nel paniere delle blue chips, con una evidente sovraperformance rispetto al Ftse Mib.
Negli ultimi minuti Iveco Group si presenta a 5,489 euro, con un rally del 2,6% e oltre 2 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,5 milioni.
Ivco Group: fondamentali oscurati da contesto geopolitico
Il titolo oggi è finito sotto la lente di Equita SIM, i cui analisti evidenziano che l’evoluzione geopolitica ha oscurato i fondamentali del gruppo.
Dopo il noto massiccio flowback post spin-off, il contesto geopolitico ha penalizzato il titolo, che ha perso quasi il 30% dal 23 febbraio, ossia dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, e impone un taglio di stime.
Gli analisti fanno notare che all’attuale prezzo di mercato, il business industriale vale solo 0,4 miliardi di euro, con un multiplo enterprise value/Ebit al di sotto di 3 volte, trascurando due aspetti.
Uno è il potenziale upside del recente memorandum of understanding con Hyundai su acquisti, forniture reciproche e tecnologie, che gli analisti ritengono possa ridurre costi/capex e accelerare l’innovazione di prodotto.
L’altro è l’appeal speculativo per M&A che risolva i noti problemi, con gli esperti di Equita SIM che restano dell’idea che lo spin-off sia strumentale allo scopo.
Iveco Group: focus su esposizione Russia-Ucraina e altri temi
Gli analisti ricordano che l’esposizione di Iveco Group a Russia e Ucraina è quasi zero, pari all’1,5% del fatturato inclusa la Bielorussia, e non si segnala alcuna fornitura.
Anche Iveco deve fare i conti con i problemi di supply chain, come tutti, ma non come Traton, che recentemente ha annunciato un forte taglio nella produzione del secondo trimestre per mancanza di cavi forniti dall’Ucraina.
Iveco può aumentare i prezzi, come stanno facendo Daimler e Traton e si segnalano rischi per la domanda finale, visto che il portafoglio ordini europeo è forte.
La struttura finanziaria della società non è a rischio, anche assumendo minor ricorso al factoring, partendo da oltre 1 miliardo di euro di cassa netta industriale.
Iveco Group: Equita SIM taglia le stime
Le stime di breve sono state tagliate da Equita SIM, a causa della supply chain e del rallentamento del PIL europeo.
Nel dettaglio, gli analisti in media hanno ridotto le previsioni per il 2022 e il 2023, in media del 36% per l’utile netto e del 18% per l’Ebit adjusted, assumendo che il price-mix compensi parte dei minori volumi e nessuna ulteriore escalation geopolitica.
I margini e il free cash flow sono visti in miglioramento nel medio termine, sull’onda dell’aumento della quota di mercato nel settore Heavy col nuovo S-Way, e del taglio dei costi, in attesa del memorandum of understanding con Hyundai.
Iveco GrouP: Equita taglia il target, ma upside resta esplosivo
Gli analisti di Equita SIM ritengono che il prezzo attuale sconti i rischi indicati prima, visto che il business industriale vale solo 0,4 miliardi di euro, a sconto del 40%-60% rispetto ai multipli EV dei competitors europei.
Gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish su Iveco Group, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo tagliato del 24% a 13 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 136% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.