Pesante conclusione ieri per Leonardo che è stato colpito dalle vendite, tanto da occupare la terzultima posizione nel paniere delle blue chip.
Leonardo frena dopo tre rialzi di fila
Reduce da tre sessioni consecutive in positivo, dopo aver chiuso quella di martedì con un rally di tre punti e mezzo percentuali, ieri Leonardo ha vissuto una seduta speculare.
Il titolo si è fermato a 9,68 euro, con un affondo del 3,97% e volumi di scambio vivaci, visto che sono passate di mano oltre 4,1 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco più di 3,5 milioni.
Leonardo: Equita SIM conferma la prima impressione
Leonardo è rimasto sotto la lente dopo che martedì il gruppo ha annunciato l’accordo per la fusione della sua controllata DRS con RADA, società quotata a New York e Tel Aviv.
Gli analisti di Equita SIM confermano la prima impressione e parlando di un deal positivo per Leonardo, sia dal punto di vista industriale, con sinergie commerciali, che valutativo, visto che DRS quotata tratterà a multipli sicuramente superiori a quelli del conglomerato Leonardo.
Secondo la SIM milanese resta da verificare l’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti di RADA che richiede il 50%+1.
Ieri il titolo ha perso il 2% e alcuni studi legali si sono attivati per valutare la congruità della valutazione di RADA. Gli attuali multipli di RADA verranno diluiti all’interno di DRS.
Leonardo: guidance di DRS-Rada al 2023
Nella call di martedì pomeriggio sono state fornite guidance al 2023: nel dettaglio sono attesi ricavi a circa 3 miliardi, un Ebitda adjusted a 350 milioni, un fatturato con un tasso composto medio annuo di crescita a una singola cifra media-alta e un utile netto adjusted a doppia cifra bassa.
Il debito di partenza di soli 0,2 miliardi, lascia spazio a potenziale M&A. Partendo dal prezzo di RADA, che implica una valutazione dell’80,5% detenuto da Leonardo di DRS post fusione di 2,3 miliardi di euro, gli analisti di Equita SIM stimano che la nuova entità tratti a un multiplo enterprise value/Ebitda 2023 pari a 7 vote e un multiplo prezzo-utili pari a 12 volte.
Leonardo: Equita SIM dice buy e alza il target
La valutazione di DRS standalone è 2,9 miliardi di dollari, simile a quella dell’IPO tentata lo scorso anno, in quanto dal perimetro sono escluse le attività cedute, il cui closing nel secondo semestre genera un incasso di 500 milioni di dollari per Leonardo.
Gli analisti di Equita SIM ribadiscono la raccomandazione “buy” su titolo, con un prezzo obiettivo alzato del 9% a 12 euro, per il maggior valore di DRS e in misura minore per il re-rating dei multipli del settore militare, applicando uno sconto holding del 5%.
Leonardo: la view di Mediobanca
Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Mediobanca Securities che da una parte hanno reiterato il rating “outperform” su Leonardo e dall’altra hanno incrementato il target price da 11,5 a 12,2 euro.
Leonardo promosso da Intesa Sanpaolo
Buone notizie per Leonardo sono arrivate da Intesa Sanpaolo che ha promosso il titolo con un cambio di strategia da “add” a “buy”, a fronte di un fair value che passa da 12,2 a 12,7 euro.
Gli analisti si aspettano che in futuro DRS tratti su multipli più alti di quelli di Leonardo e questo dovrebbe compensare l’applicazione di uno sconto holding sul gruppo.