Leonardo: tonfo sul Ftse Mib dopo i conti. Quali i motivi?

Leonardo sotto la lente sulla scia dei numeri dei primi tre mesi dell'anno: come è andata?

Brutta giornata oggi per Leonardo che finisce nel mirino del ribassisti, tanto da occupare l’ultima posizione nel paniere delle blue chip.

Leonardo colpito dai sell

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di quasi tre punti percentuali, oggi da subito si è posizionato in territorio negativo.

Negli ultimi minuti Leonardo si presenta a 10,555 euro, con un affondo del 3,65% e volumi di scambio vivaci, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 6,2 milioni di azioni, già al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,2 milioni.

Leonardo: i conti del primo trimestre

Leonardo finisce sotto scacco all’indomani della presentazione dei conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto in calo del 51% a 36 milioni di euro, mentre i ricavi sono saliti dell’1% a 3,03 miliardi di euro.

L’Ebitda è sceso da 121 a 105 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 3,69 miliardi di euro, in riduzione di 1,1 miliardi rispetto al primo trimestre 2022.

Gli ordini si attestano a 4,7 miliardi di euro, in aumento del 28%, trainati dagli elicotteri che hanno evidenziato un rialzo del 119%.

Confermata la guidance 2023

Leonardo ha confermato la guidance 2023, che prevede ricavi in rialzo del 2%-7% a 15-15,6 miliardi di euro, un Ebita in salita del 3%-8% a 1,26-1,31 miliardi di euro, ordini stabili a 17 miliardi e un debito netto di 2,6 miliardi di euro.

Leonardo: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che i risultati operativi di Leonardo sono inferiori alle stime, ma più che compensati dalla forte raccolta ordini e dal miglior free cash flow.

Gli esperti ritengono altamente visibile la guidance per il 2023, lasciando invariate le sue stime e la somma delle parti.

Moody’s ha annunciato l’upgrade di Leonardo a investment grade con outlook stabile. S&P resta l’unica delle 3 grandi agenzie di rating che considera la società italiana ancora junk, ricordando che l’ultimo aggiornamento con outlook positivo risale a maggio 2022.

Soffermandosi su alcuni spunti dalla conference call, Equita SIM evidenzia che è stato ribadito che il consolidamento a livello europeo è necessario, a livello di singole business lines, anche se non è previsto che accada presto.

Per Hensoldt una possibile soluzione sarebbe la fusione con la divisione elettronica di Leonardo, ma è necessario un accordo a livello politico.

Quanto alla guidance 2023 di raccolta ordini, il feeling è molto positivo, ma è presto per migliorarla.

Infine, non è previsto comunque nessun ordine jumbo nel 2023 e allo stato attuale si sono materializzati essenzialmente per MBDA.

Confermata la view bullish su Leonardo che per Equita SIM merita una raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 14 euro.

Leonardo: la view di Intesa Sanpaolo e di Bca Akros

Identiche le indicazioni che giungono da Intesa Sanpaolo, con un rating “buy” e un target price a 14 euro, entrambe confermate dopo i risultati contrastanti del primo trimestre.

Gli analisti apprezzano la raccolti ordini più forte delle stime e il miglior andamento del free cash flow, ma al contempo segnalano la delusione dell’Ebita.

Non molto diverso il commento di Banca Akros che da una parte invita ad acquistare e dall’altra reitera il fair value a 16 euro.

Gli analisti spiegano che l’Ebita di Leonardo è stato deludente, ma bisogna considerare che il primo trimestre dell’anno non è rilevante per motivi stagionali.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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