Voglia di lusso in Cina. Vendite cresciute del 36% nel 2021

Sempre maggiore voglia di lusso in Cina e a causa dello stop ai viaggi dovuto alla pandemia le vendite interne sono cresciute del 36% nel 2021 a 66 miliardi.

Che i cinesi amino il lusso non è certo una novità quel che è stato “nuovo” nel 2021 rispetto al passato è stata l’impennata degli acquisti interni in Cina. Lo stop ai viaggi dovuto alla pandemia di coronavirus ha messo un freno allo shopping di beni di lusso all’estero il che ha fatto lievitare quello realizzato direttamente in Cina. Shopping che spesso, come successo per altro in tutto il mondo, si è concretizzato direttamente da casa, attraverso l’e-commerce. Il risultato sono state vendite cresciute del 36% in Cina rispetto al 2020 a 471 miliardi di yuan (pari a circa 66 miliardi di euro). 

La Cina ha sempre più voglia di lusso. Vendite cresciute del 36%

La tendenza, che emerge dai dati raccolti da Bain & Company, è ancora più evidente se si guarda a prima dello scoppio della pandemia. Le vendite nel 2021 sono state infatti superiori di oltre il 100% rispetto ai 234 miliardi di yuan (32,6 miliardi di euro) registrati nel 2019. E la tendenza, che conferma come la Cina continentale sia diventata una destinazione di riferimento per i brand internazionali, è destinata ad accelerare. Se tra 2020 e 2021 la quota del mercato globale del lusso attribuita alla Cina è salita solo marginalmente dal circa 20% al 21% entro il 2025 Pechino si candida a diventare il maggiore mercato globale del lusso.

Vendite del lusso cresciute in Cina di oltre il 100% rispetto al 2019

“Prevediamo che questa crescita continuerà, mettendo il Paese sulla buona strada per diventare il più grande mercato mondiale di beni di lusso entro il 2025, indipendentemente dai futuri modelli per i viaggi internazionali”, si legge nel rapporto di Bain & Company, citato dalla Cnbc. “La Cina rimane la migliore storia al mondo in termini di consumi. L’aumento medio del reddito disponibile continua a essere superiore all’inflazione“, hanno sottolineato gli analisti del colosso della consulenza di Boston.

La voglia di lusso farà della Cina il primo mercato entro il 2025

L’importanza del mercato cinese è stata evidente nei risultati di molti colossi del lusso occidentali, tutti sostenuti dalla performance della Cina. Da Lvmh Moët Hennessy Louis Vuitton a Compagnie Financière Richemont, dal cognac (le cui vendite sono rimbalzate del 31% nel 2021, mostrano i dati della Bnic) fino agli orologi: secondo la Fédération de l’industrie horlogère suisse (Fh, l’associazione di settore con sede a Biel) l‘import di orologi ha registrato un rimbalzo del 34,7% in Cina nel mese di novembre (le statistiche relative a dicembre verranno comunicate giovedì 27 gennaio), contro il pur significativo progresso del 21,8% degli Usa. (Raffaele Rovati)

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