Mediobanca: appeal speculativo con mossa Fininvest. E ora?

Mediobanca sotto la lente dopo l'uscita di Fininvest dal capitale: cosa c'è dietro questa cessione? Chi ha comprato la quota?

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A Piazza Affari anche la seduta odierna prosegue in rialzo per Mediobanca che resta agganciato al segno più malgrado la frenata del Ftse Mib che sta virando leggermente in negativo.

Mediobanca sale ancora e mostra più forza del Ftse Mib

Il titolo, dopo aver guadagnato circa mezzo punto percentuale ieri, sale per la quarta sessione consecutiva oggi, vantando un progresso dello 0,61% a 9,842 euro, con oltre 3,2 milioni di azioni trattate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4,2 milioni.

Mediobanca: Fininvest cede il 2% ed esce dal capitale

Mediobanca finisce sotto i riflettori dopo che Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, ha ceduto la sua quota di circa il 2% nell'istituto di Piazzetta Cuccia, per un controvalore di 174 milioni di euro, al prezzo di 9,81 euro per azione, leggermente superiore rispetto alla chiusura di ieri pari a 9,78 euro.

La holding spiega l’operazione nell’ambito di una logica di "razionalizzazione e di ribilanciamento del proprio portafoglio di investimenti finanziari".

Il pacchetto di Fininvest era interamente conferito al patto di consultazione di Mediobanca che però non vincolava più i soci a mantenere le azioni in portafoglio, né a offrirle in prelazione.

L’accordo formalmente resta valido, ma ridimensionato ora al 10,6%, con la quota maggiore, pari al 3,3%, in mano a Mediolanum, seguita da Edizione con il 2,1% e FIN.PRIV. con l'1,6%.

Mediobanca: rumor sulla mossa di Fininvest

Secondo Repubblica, la vendita di Fininvest potrebbe servire per comprarsi il 5% di azioni Mediaset che Vivendi s’è impegnata a cederle nel recente accordo siglato.

Stando a quanto riportato da fonti vicine alla situazione, Unicredit ha agito nel ruolo di broker sulla vendita della partecipazione, mentre la stampa di oggi ipotizza che tra i "sospetti" acquirenti, ma non c'è nessuna conferma in merito,  potrebbe esserci Del Vecchio, che, con Delfin, è già salito al 13,2% di Mediobanca e ha l’autorizzazione della BCE ad arrivare al 20%.

Mediobanca: quota Fininvest comprata da Del Vecchio?

La strategia di Del Vecchio in Mediobanca resta poca chiara. Gli articoli, come già accaduto in passato, ipotizzano che potrebbe essere l’interesse su Generali alla base dell’aumento di peso di Del Vecchio in Mediobanca, così come di Caltagirone, entrato recentemente in Piazzetta Cuccia con una quota dell’1,01% e che non ha nascosto recentemente dissenso nei confronti della governance di Generali.

Del Vecchio detiene una quota diretta del 4,8% nella compagnia triestina, e con gli altri soci storici italiani (Caltagirone 5.55%, Edizione 4%, De Agostini 1.7%) supera il 13% detenuto da Mediobanca.

Mediobanca: appeal speculativo resta alto. Equita dice buy

Secondo Equita SIM, indipendentemente dagli obiettivi e dalla strategia di Delfin, l’appeal speculativo su Mediobanca resta alto.

Sul titolo gli analisti restano costruttivi, visto che è supportato da fondamentali molto solidi, con il CET1 di Mediobanca superiore al 16%, asset quality elevata (NPE ratio al 3,4%), una valutazione attraente e un momentum positivo su tutti i business.

A detta di Equita SIM inoltre Mediobanca potrebbe indirettamente beneficiare di un eventuale re-rating di Generali.

In attesa di ulteriori sviluppi gli analisti mantengono una view positiva sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 11 euro.

Mediobanca sotto la lente di Citigroup e di Intesa Sanpaolo

A caldeggiare l'acquisto di Mediobanca è anche Citigroup, che ha reiterato appunto il rating "buy" dopo la cessione della quota da part di Fininvest.

Con questa mossa secondo gli analisti potrebbero tornare ad essere oggetto di dibattito ora la governance e altri fattori, tra cui l'outlook M&A.

Con riferimento a quest'ultimo fattore gli analisti di Citigroup ritengono improbabile una combinazione di Mediobanca con Unicredit.

Infine, a puntare su Mediobanca è anche Intesa Sanpaolo che oggi ha reiterato la raccomandazione "buy", con un fair value a 11,6 euro.

Dopo l'uscita di Fininvest dall'istituto di Piazzetta Cuccia, secondo gli analisti non si possono escludere ora tensioni sulla governance a lungo termine.