Prosegue anche all'inizio di febbraio la fase di consolidamento di Eur/Usd. Le ingenti misure di politica monetaria e fiscale e lo sviluppo dei vaccini anti Covid-19 hanno contribuito a migliorare lo scenario economico globale, ma se la debolezza vista sui mercati azionari la scorsa settimana dovesse proseguire anche nelle prossime sedute il dollaro potrebbe rafforzarsi.
Supporti e resistenze di Eur/Usd
Il EUR/USD si è mosso tra i primi supporti in area 1,2050 (pari al 38,2% di ritracciamento del rialzo in atto da novembre) e gli ostacoli a 1,2190. Servirà la rottura di quest'ultimo limite per ravvivare le prospettive di crescita verso area 1,2270. Il perentorio ritorno sopra questo riferimento e la rottura degli ostacoli critici a 1,2350 permetterebbero poi di rilanciare l'uptrend di lungo corso verso obiettivi a quota 1,25 circa, massimi di inizio 2018. Prezzi che invece dovessero scendere sotto 1,2050 aprirebbero spazi di discesa verso supporti posizionati tra 1,1965 e 1,2011, area strategica per scongiurare cali fino a 1,19 circa, pari al 61,8% di ritracciamento del rialzo da novembre.
Quadro grafico in deterioramento per Eur/Gbp
Il cedimento dei supporti critici in area 0,8860, minimi allineati di giugno, settembre e novembre 2020 ha convalidato uno scenario ribassista per EUR/GBP, anticipato dal ribasso degli ultimi due mesi. Elevato ora il rischio di una accelerazione al ribasso in direzione dei minimi di aprile 2020 a 0,8670 ed eventualmente più in basso fino ai minimi di fine 2019/inizio 2020 a 0,83. Al contrario, il perentorio ritorno sopra area 0,8880 alimenterebbe le speranze di un rimbalzo che dovrà comunque spingersi oltre 0,90 per risultare convinvente e favorire un allungo verso 0,9090/0,91, trend line che scende dal picco di marzo 2020. Solo una vittoria su questo limite creerebbe le premesse per un nuovo confronto con i massimi estivi a 0,9291, determinanti nel medio termine.
Voglia di inversione per Eur/Jpy
Il recupero messo a segno in settimana dalla moneta unica a partire dai primi supporti in area 125, base del canale che sale dai minimi di maggio ed ex resistenza definita dai massimi di ottobre e novembre, ha riportato le quotazioni a contatto con la resistenza strategica a 127/127,50. La rottura decisa di quest'area (massimo di inizio settembre e trend line che scende dai massimi di fine 2014) proietterebbe i prezzi verso obiettivi fino a 133,80, lato superiore del canale e quota pari al 61,8% di retracement di tutto il ribasso partito nel 2014, con target intermedio in area 130. Nella direzione opposta, discese sotto quota 125,00 introdurrebbero nuovi cali verso quota 123, poi fino a 121,70, minimo di fine ottobre.
(Claudia Cervi)