Nasdaq oggi: sempre al ribasso. 4 idee per non perdere soldi

Crisi finanziaria, inflazione, pressioni imposte dalla FED, COVID-19 e uno squilibrio geopolitico portato dal conflitto tra la Russia e l'Ucraina, la situazione è realmente così grave come appare e quanto il Nasdaq oggi dovrà ancora subire? Scopri 4 pratiche idee per non perdere i tuoi soldi durante questo periodo di crisi finanziaria.

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La corsa del Nasdaq verso il ribasso prosegue incentivata dalle pressioni dell'aumento dei tassi imposte dalla FED (Federal Reserve) per regolare l'inflazione e la sua crescita esponenziale negli ultimi anni.

"L'inflazione è troppo alta, lo sappiamo e ci stiamo lavorando, ci vorrà del tempo, ma la riporteremo sotto controllo".

Rassicura Jerome H. Powell, presidente della Federal Reserve, ma le domande sono ancora molte e in questo articolo cercherò di chiarire diversi dubbi.

Scoprirai perché una crescita esponenziale non spinge necessariamente un determinato titolo a crollare, soprattutto quando il suo valore intrinseco è valido, ma chiaramente lo condurrà a possibili ribassi o lateralizzazioni, userò proprio il paniere Nasdaq come caso studio.

In seguito vedremo in che modo il settore tecnologico, reduce da una forte esplosione incrementata dall'arrivo del COVID-19, ha impattato anche durante questi giorni di tensione generati dal conflitto Russia e Ucraina, trasformandosi in un vero e proprio campo di battaglia propagandistico.

Sulla base delle considerazioni fatte, troverai infine 4 idee pratiche sul come non perdere i soldi durante questo periodo complesso.

Nel seguente video: "Aziende BUONE che hanno perso il 30% - Che fare?" realizzato da Pietro Michelangeli,  puoi trovare diversi consigli pratici sul come comportarti quando aziende promettenti perdono grosse percentuali in borsa:

La differenza tra il Nasdaq Composite Index e il Nasdaq 100

Il Nasdaq viene considerato come un buon rappresentante dell'industria tecnologica generale, in quanto contenente nel suo paniere migliaia società diverse che generalmente appartengono al campo della tecnologia.

Il Nasdaq Composite Index è un indice che riassume bene la borsa del Nasdaq, in quanto contiene una grande quantità di titoli quotati al suo interno, esso è composto prevalentemente da compagnie tecnologiche, a seguire compagnie per i servizi dei consumatori e per la salute, mentre una percentuale ancora più bassa viene assegnata a servizi di pubblica utilità.

Il Nasdaq 100 traccia invece le migliori 100 compagnie sulla base della loro capitalizzazione di mercato che sono listate nella borsa del Nasdaq.

In questo caso, essendo che il Nasdaq 100 ha un numero contenuto di indici, oltre alla capitalizzazione vengono utilizzati altri metodi per limitare le grandi compagnie, impedendo così che influiscano troppo pesantemente su quella che dovrebbe comunque essere una borsa diversificata.

Alcuni esempi di società contenute all'interno di questo indice: Apple, Microsoft, Google, Amazon, Tesla, Nvidia e Meta, le quali, avendo la maggiore capitalizzazione di mercato all'interno dell'indice possono in parte riassumere quello che è l'andamento generale.

Nasdaq oggi, come proteggersi dall'inflazione

L'inflazione ha raggiunto livelli che non si vedevano da ormai 25 anni, allarmismo e panico generale continuano a diffondersi.

Mentre la FED, acronimo di Federal Reserve, ovvero la banca centrale degli Stati Uniti, continua ad allentare la presa con l'aumento dei tassi per regolare l'inflazione.

Ma l'aumento dei prezzi è giustificato dalla crescita di una determinata azienda?

Questi due elementi devono coesistere e salire con la stessa velocità.

Coloro che entrano in panico sono anche gli stessi che investono senza avere una strategia, capire quando il valore intrinseco di un'azienda combacia con il suo prezzo attuale è molto complesso e operare basandosi semplicemente sull'uscita delle ultime notizie è un grosso rischio.

Avere una strategia non significa infatti decidere di aprire una posizione a ribasso o a rialzo dopo una qualsiasi notizia, per poi liquidare l'ordine una volta raggiunto un profitto soddisfacente.

Creare una strategia significa strutturare una serie di regole oggettive e verificarle, il fattore oggettività è molto importante, nel momento in cui una persona decide di abbandonare le regole che ha creato, operando a piacimento, non solo non è in grado di capire quale metodo dimostra di funzionare statisticamente, ma cade anche vittima delle sue emotività.

Chiaramente bisogna tenere in considerazione che l'aumento dell'inflazione spinge le banche centrali ad aumentare i tassi di interesse per contrastarla, l'aumento dei tassi renderà di conseguenza gli asset azionari meno appetibili rispetto ai beni rifugio come le materie prime, come i metalli preziosi come l'oro.

Nasdaq oggi, l'impatto Russia-Ucraina

Dopo interminabili giorni di tensione la Russia decide d'invadere l'Ucraina il giovedì 24, intorno le quattro del mattino, dando vita a un conflitto che tutt'ora coinvolge direttamente e indirettamente numerose nazioni, quello che avrebbe probabilmente dovuto essere un attacco lampo con lo scopo di raggiungere Kiev cercando di limitare il numero di vittime al minimo ha generato numerose complicazioni che tutt'ora proseguono.

Un ruolo importante in questo conflitto appartiene anche ai giganti tecnologici come Google, Meta, Twitter e Telegram, i quali si sono trasformati in veri e propri campi di battaglia combattuti dai differenti fronti propagandistici.

Come hai avuto modo di leggere in precedenza, alcuni dei titoli prima citati sono contenuti all'interno del paniere Nasdaq, combattere la disinformazione è una delle sfide più grandi di questi colossi che ogni giorno devono studiare metodi per limitare milioni di utenti, per non ricadere in seguito in pesanti sanzioni o limitazioni previste dalle rispettive nazioni nel quale operano.

Sia l'Ucraina che la Russia sfruttano la comunicazione per "tirare acqua al proprio mulino", fornendo informazioni di parte in modo da sensibilizzare l'opinione pubblica e condurla sul proprio fronte, queste informazioni seguono un lungo processo di trasformazione da parte degli utenti delle rispettive piattaforme, trasformando spesso quelle che inizialmente erano informazioni in alcuni casi di parte in vera e propria disinformazione.

Ogni piattaforma prova a fare la sua parte in questo conflitto nel massimo delle sue capacità, Twitter ad esempio ha iniziato a etichettare tutti i tweet contenenti collegamenti ai media affiliati allo stato russo, in modo che gli utenti fossero a conoscenza della provenienza delle fonti d'informazione, registrando una quantità di circa 45.000 link affiliati nell'arco di un solo giorno.

Google invece si è fatto valere attraverso uno dei suoi più utilizzati strumenti, ovvero "Google Maps", bloccando gli aggiornamenti sul traffico ucraino per impedire di segnalare la posizione dei principali assembramenti dei civili.

Telegram si è dimostrato un grosso problema da combattere, molto utilizzato in Ucraina e Russia, ma anche in tutto il resto del mondo.

Non solo è stato conduttore di molti contenuti non verificati, ma la piattaforma stessa, per come è strutturata, può diventare molto pericolosa se messa nelle mani sbagliate, la creazione di canali permette di creare veri e propri ecosistemi non regolati dove i creatori hanno la possibilità di vendere una propria versione di realtà e non imbattersi in nessuna forma di opposizione che possa dare una visione più oggettiva dei fatti ai loro iscritti.

Casi di questo tipo si sono verificati anche con l'arrivo del COVID-19, dando vita a movimenti di protesta poco sani, tendenti all'estremismo, mettendo indirettamente in cattiva luce anche canali divulgativi innocui.

Grossi problemi sono giunti anche su Meta e tutto l'ecosistema che racchiude, come WhatsApp, Instagram e Facebook, i quali attraverso inserzioni pubblicitarie possono influenzare pesantemente l'opinione pubblica.

Lo stesso Facebook, la quale ora compagnia ha preso il nome di Meta, risulta ancora reduce delle accuse di favoritismo ricevute durante le elezioni presidenziali di Donald Trump.

Nasdaq 100, i principali titoli in discesa

All'interno del sito del Nasdaq è possibile visionare la classifica delle società che compongono l'indice Nasdaq 100, ordinandole anche per capitalizzazione di mercato, ovvero il valore totale delle loro azioni in circolazione sul mercato.

Il titolo Apple, per quanto abbia subito un crollo di circa il 19% dall'inizio del 2022, nel lungo termine, mostra di essere ancora in una forte fase di crescita.

Microsoft mostra un crollo più netto da inizio anno ad oggi, ovvero di circa il 45% e andando nel timeframe annuale si nota maggiormente una tendenza a generare costantemente massimi inferiori.

Google perde invece un modesto 9% con l'arrivo del 2022 e per quanto nel timeframe annuale abbia generato minimi crescenti, mostra un comportamento che tende più alla lateralizzazione.

Amazon nel timeframe annuale mostra un comportamento di lateralizzazione che si estende dal 2020 e nel quale attualmente si trova a testare la zona inferiore del canale generato.

L'andamento di Tesla è invece più volatile e dall'inizio del nuovo anno ha perso un sostanzioso 30%, dando vita a minimi crescenti e massimi decrescenti da fine dicembre.

Perché oggi il Nasdaq sta scendendo

Per quanto i dati prima elencati possano spaventare, se contestualizzati a un arco di tempo più esteso, diventano di più facile comprensione.

Da ormai 13 lunghi anni il grafico del Nasdaq Composite Index continua a salire audacemente segnando lievi e contenuti ribassi alternati a voluminosi impulsi che costantemente generano nuovi massimi.

Questi nuovi massimi hanno continuato a formarsi lungo il corso degli anni formando così una crescita esponenziale riassumibile graficamente con la forma di una parabola.

La formazione di questi pattern lasciano chiaramente incertezza e numerosi dubbi, se da una parte il prezzo effettivo del Nasdaq continua ad aumentare, dall'altra vi saranno numerosi investitori che non vedono l'ora di liquidare le proprie posizioni per trarne finalmente profitto e spostare i propri capitali su titoli attualmente svalutati con un potenziale di crescita nel breve e nel lungo termine più alto.

L'eccessiva crescita di un titolo non deve per forza significare un suo sovrapprezzo, deve semplicemente mettere in allerta l'investitore che deve valutare quanto questo aumento possa pesare su quello che è il suo reale valore.

I titoli presenti nel Nasdaq hanno dimostrato negli anni di avere un valore intrinseco stabile e in costante crescita, con il termine "valore intrinseco" si intende il valore che un bene possiede indipendentemente dal prezzo alla quale viene associato in seguito alle contrattazioni sul mercato.

Un esempio di grosso impatto è stato l'arrivo del COVID-19, arrivato nel 2020, il quale ha permesso di accelerare mutamenti nella società che coinvolgessero tecnologie ancora poco utilizzate, come non solo l'espansione del lavoro da remoto ma anche l'aumento dell'utilizzo di servizi nel settore tecnologico per il benessere personale.

Mentre i principali mercati si trovavano in difficoltà, come quelli legati al turismo, il Nasdaq continuava a generare nuovi massimi nella prima metà del 2020.

Con l'arrivo del 2022 la corsa a rialzo ha dato i primi segni di cedimento rompendo quella che era una precedente e forzata corsa al rialzo.

Cosa farà il Nasdaq, 4 idee per non perdere i soldi

Una delle regole più importanti è che nei momenti di indecisione, nessuno ci costringe a operare e spesso, è meglio aspettare fino a quando non si ha una visione più chiara.

D'altra parte, non viviamo in un mondo perfetto e di situazioni sfavorevoli potranno sempre esserci.

Sulla base delle considerazioni e dei dati esposti nei paragrafi precedenti, ecco qui tre idee per non perdere i soldi:

  • Attenzione al breve termine, la volatilità con la quale si stanno muovendo i mercati rende rischioso sia acquistare che vendere nel breve termine, soprattutto chiudere la posizione nel caso il prezzo dovesse invertire la rotta rimanendo comunque in prossimità delle posizioni di apertura, in quanto potrebbe successivamente invertire nuovamente la direzione all'arrivo della prima notizia negativa o positiva.
  • Concentrarsi nel lungo termine, risulta meno complicato per coloro che vogliono operare nel lungo termine, ovvero operazioni che durano anni, i quali possono parzialmente "lavarsi le mani" di ciò che avverrà nei prossimi mesi, questi ultimi dovranno però fare conto con la ricerca della posizione ottimale di ingresso.
  • Non lasciarsi prendere dal panico e vendere, per coloro che invece sono già entrati, consiglio di non lasciarsi prendere dal panico generale e di non vendere per paura di future notizie, bisogna sempre attenersi ai piani previsti dalla propria strategia, anche vendere per rientrare a mercato una volta raggiunto un prezzo più basso non sarebbe una soluzione ottimale, in quanto è difficile stimare quale sarà realmente il minimo e dovrai comunque perdere soldi in commissioni.
  • Diversificare il portafoglio con beni più stabili, ovvero i classici beni rifugio, quelli che mantengono il loro valore nel tempo e vengono meno impattati dalle notizie, ad esempio le materie prime come l'oro.