Nvidia continua a fare record, ma il titolo è sopravvalutato

Nel quarto trimestre Nvidia mette a segno l'ennesimo record di ricavi (e il raddoppio dei profitti), ma il titolo è sopravvalutato e perde terreno al Nasdaq.

Già dimenticato l’abortito tentativo di acquisire Arm per 40 miliardi di dollari, Nvidia mette a segno l’ennesimo record di ricavi (e il raddoppio dei profitti) ma perde terreno al Nasdaq. Nvidia scambiava infatti in declino di oltre il 2% in after market (la seduta di mercoledì si era chiusa con un guadagno limitato allo 0,06%), visto che i risultati più che positivi erano già stati prezzati da Wall Street in scia a un report di Piper Sandler, che aveva innescato il rimbalzo del 9,14% registrato martedì. Le prospettive di crescita del produttore di chip di Santa Clara non sono in discussione. Resta però il fatto che il titolo è sopravvalutato.

Ennesimo record per Nvidia ma il titolo è sopravvalutato al Nasdaq

A fronte di un inizio d’anno negativo per il settore tecnologico, Nvidia è in declino di circa il 12% nel 2022 ma rimane comunque in progresso di quasi l’80% negli ultimi dodici mesi. Come nota Bloomberg, Nvidia scambia su multipli di 49 volte gli utili futuri. L’azione è valutata due volte e mezza la media del Philadelphia Semiconductor Index Average, l’indice settoriale. Settimana scorsa Nvidia si era anche tolta lo sfizio di sorpassare Meta Platforms per capitalizzazione a Wall Street. La holding di Facebook, che aveva appena perso la sesta posizione tra le big cap a vantaggio di Berkshire Hathaway dopo una trimestrale choc, è stata costretta a cedere anche la settima piazza scivolando sotto quota 600 miliardi di valore. Nvidia, che dopo mercoledì ne vale oltre 660 di miliardi, era cinquantesima in classifica solo due anni fa. 

Nuovo record ricavi per Nvidia. Titolo sopravvalutato perde terreno

Intanto i conti raccontano di una Nvidia che non accenna minimamente a rallentare la sua corsa, partita dalle schede grafiche per il gaming, andate a ruba tra i “minatori” di criptovalute, e oggi consolidatasi sul segmento dei data center, la cui domanda è destinata a lievitare anche in vista dell’imporsi del metaverso di Mark Zuckerberg (senza dimenticare l’automotive). Nel quarto trimestre l’eps rettificato è rimbalzato del 69% annuo a 1,32 dollari per azione, contro gli 1,22 dollari del consensus di Refinitiv. I ricavi sono cresciuti del 53% annuo al nuovo record di 7,64 miliardi, contro i 7,42 miliardi stimati dagli analisti. Il chief executive Jensen Huang ha dichiarato di attendersi per l’attuale trimestre un’ulteriore crescita dei ricavi a 8,10 miliardi di dollari, contro i 7,29 miliardi del consensus.

Nvidia si ritrova in cassa 19 miliardi grazie al fallito takeover di Arm

Abbiamo fatto del nostro meglio ma non siamo riusciti a fornire alle autorità di regolamentazione il comfort di cui avevano bisogno per approvare il deal”, ha invece dichiarato Huang in merito alla vicenda Arm, assicurando che anche senza il controllo dell’azienda britannica quello sarà il prossimo passo del gruppo californiano: entrare nel segmento delle Cpu (i processori che governano computer e terminali mobili) basati proprio sull’emergente architettura Arm. Senza dimenticare che grazie al dietrofront forzato sull’acquisizione Nvidia si ritrova in cassa almeno 19 miliardi di dollari. Il che le permetterà di guardare altrove per lo shopping o di restituire denaro agli investitori attraverso cedole e buyback. Il che dovrebbe fare bene al titolo a Wall Street. (Raffaele Rovati)

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