Borse tirate, ma nessun allarme per ora. Eur/Usd ripartirà?

Le Borse fanno i conti con un forte ipercomprato: come muoversi ora? Quali strategie adottare?

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sul quadro intermarket e sulle strategie da seguire. Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

L’euro-dollaro scendendo a testare nuovamente quota 1,07. Si aspetta una reazione o nuovi ribassi nel breve?

Il movimento dell’euro-dollaro, così come quello di altre valute, è determinato da una variabile chiave quale è appunto il biglietto verde.

Non c’è dubbio che il cross da ottobre dello scorso anno abbia invertito questa clamorosa dinamica discendente, avviando un percorso di recupero abbastanza consistente.

Euro-Dollaro: le attese nel breve

Resta però determinante non tanto l’andamento dell’euro in quanto tale, quanto del dollaro in generale. Sull’euro-dollaro vedo una fase di stabilizzazione, probabilmente determinata dall’assenza di notizie di riferimento.

Non c’è in questo momento un catalizzatore positivo o negativo e i mercati si stanno limitando ad assecondare il trend precedente senza invertirlo.

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L’euro-dollaro dopo il touch di quota 1,10 ha subìto tre figure di decelerazione e l’altro giorno è andato a testare con ottima precisione area 1,065, dove si sono velocemente ripresentati dei compratori.

Da quel livello in poi mi sembra che l’euro abbia la possibilità di recuperare, ma viene da sè che qualora quota 1,065 venisse violata, lo scenario sarebbe di lettura diametralmente opposta, quindi ribassista.

Per ora vedo quindi l’euro-dollaro da comprare, per andare a rivedere i recenti massimi a 1,10, mollando la presa sotto quota 1,06, visto il rischio di una flessione fino a 1,04.

Previsioni per il dollaro-yen

Cosa può dirci in merito al recente andamento del dollaro-yen?

A causa di una presenza molto attiva della Bank of Japan, assistiamo nelle ultime ore a una rivalutazione consistente del dollaro-yen.

Mi sembra di poter dire che la dinamica discendente iniziata verso la fine dello scorso anno sia stata interrotta.

Difficile trovare dei punti di ingaggio, ma in ottica di medio-lungo termine il dollaro-yen potrebbe tornare a salire, con target a 137,50.

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La view sull’oro

L’oro continua ad arretrare con decisione sotto i 1.850 dollari l’oncia. Qual è la sua view su questo asset?

L’oro si sta muovendo in maniera assolutamente logica rispetto allo scenario dollaro che stiamo osservando.

Il minimo dell’oro toccato il 2 febbraio è coinciso con quello segnato nella stessa giornata dal dollaro.

Da allora il biglietto verde ha ripreso a salire e l’oro ha avviato la sua discesa che reputo fisiologica e legata a dinamiche di correlazione con il dollaro.

Intravedo una prima zona interessante a livello squisitamente numerico in zona 1.825 dollari, primo ritracciamento di Fibonacci.

Quello che mi piace di più del grafico dell’oro è che sta rispettando le logiche dell’analisi intermarket e quindi le quotazioni calano in quanto il dollaro è forte.

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Petrolio sotto la lente

Il petrolio sta indietreggiando dopo aver tentato di superare quota 80 dollari. Quali le attese nel breve?

Il petrolio ha trovato un’area di stabilizzazione in una zona compresa tra i 70 e i 72 dollari al barile.

Da lì sta zigzagando e non c’è una motivazione che possa spingerlo molto al rialzo o al ribasso.

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Attualmente l’oro nero è chiuso in un triangolo abbastanza interessante e ben definito, con una resistenza in zona 80,5 dollari e un grande supporto in area 73 dollari.

La parte bassa va comprata e quella alta va venduta, senza ambire a particolare proiezioni, perchè in questo momento anche sul petrolio manca un tema capace di direzionarlo al di là di logiche di stretta operatività di trading.

Come si muoveranno le Borse?

Come valuta l’attuale impostazione delle Borse e quali i possibili scenari ora?

Piazza Affari in particolare in questo momento la dice lunga su come stanno le cose.

Siamo in una fase molto alta del rialzo, quindi teoricamente pericolosa, ma è pur vero che anche dati negativi sono riassorbiti abbastanza velocemente.

Non so quanto questa propensione al rischio potrà persistere, ma di fatto per ora non si intravede neanche l’ombra di pressione ribassista.

I mercati restano legati a un tema che domina ormai la scena dalla fine dello scorso anno, malgrado siano ipercomprati.

Non si comprende quale possa essere quel tema finanziario che vada a invertire questa tendenza.

Il Ftse Mib in particolare è molto preciso, con un supporto di grande importanza in zona 27.000 e fino a quando non sarà abbandonata prima questa soglia e poi l’area dei 26.400, il mercato sarà da considerare rialzista.

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Il dollaro sta rimbalzando, ma in maniera moderata, e questo non è un motivo per richiamare un’inversione per l’azionario.

Le Borse possono salire ancora, ma è decisamente meno conveniente come approccio rispetto a qualche mese fa, essendo più pericoloso.

Per chi è in posizione non ci sono ancora segnali di allarme che consiglino di abbandonare i long, mentre è diverso il discorso per chi è fuori dal mercato ora.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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