BCE: Panetta dice no a rialzi prestabiliti dopo febbraio

Secondo Fabio Panetta del consiglio direttivo della BCE, la Banca centrale non dovrebbe impegnarsi in rialzi dei tassi oltre febbraio

In una recente intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, Fabio Panetta, membro del consiglio direttivo della BCE ha ventilato la possibilità che, dopo febbraio, la BCE possa non attuare aumenti prestabiliti dei tassi di interesse.

Troppa incertezza economica per programmare rialzi

Nella propria intervista al quotidiano Handelsblatt, Fabio Panetta del consiglio direttivo della BCE ha dichiarato che al momento c’è troppa incertezza economica per impegnarsi preventivamente e incondizionatamente su una linea specifica, anticipando che, le prossime mosse della BCE verranno prese in maniera condizionata sulla base dei dati rilevati.

In altri termini, la BCE si prepara a cambiare strategia operativa nella propria lotta all’inflazione, scegliendo una via pragmatica segnata dalla prudenza. Il quadro presentato da Panetta evidenzia una BCE pronta a navigare a vista che, nei prossimi mesi, si impegnerà a correggere la rotta di volta in volta, in funzione dei dati rilevati.

Decisioni basate sull’evoluzione dell’inflazione

La mission rimane quella della lotta all’inflazione, ed è proprio sulla base dei dati sull’inflazione che la BCE dovrà prendere le prossime decisioni. Panetta sostiene che dopo febbraio la BCE dovrà prendere decisioni sulla base dell’evoluzione dell’inflazione, dei salari, dei prezzi, dell’energia, degli sviluppi della guerra in Ucraina, dell’economia globale e dell’eurozona.

Il lavoro che si prospetta appare chiaro, ma allo stesso tempo estremamente complesso, si moltiplicano gli indicatori e i dati in tavola per le future decisioni della BCE.

Allarme recessione

Panetta nella propria intervista è chiamato a parlare anche di Recessione, il quotidiano tedesco ha infatti chiesto al membro del direttivo della BCE di esprimersi sul tema chiedendo se ci sarà una recessione e secondo Panetta la risposa è affermativa.

Le proiezioni di dicembre mostrano un inflazione superiore alle aspettative e agli obbiettivi del 2% fino alla metà del 2025. Sulla base di queste proiezioni la BCE ha intavolato i prossimi aumenti di tassi di interesse, tuttavia, a marzo, sottolinea Panetta, ci saranno nuove proiezioni che renderanno obsoleti i dati ad oggi utilizzati. In altri termini, le proiezioni di Marzo renderanno necessaria una rivalutazione generale della strategia.

Inflazione in calo

Anche se più lentamente di quanto previsto inizialmente, l’inflazione ha iniziato a diminuire, passando dal 10.1% di novembre al 9.2% di dicembre, tuttavia, il settore alimentare ed energetico, ha visto un incremento dell’inflazione, che è passata dal 6.6% di novembre al 6.9% di dicembre.

Commentando questi dati, Panetta ha ricordato che gli esperti dell’eurosistema prevedevano, nelle proiezioni di dicembre 2022, un calo strutturale dell’inflazione entro la fine del 2023, nello specifico, si stimava un calo dall’8,4% al 3,6%, le stime danno poi un valore medio del 3,4% per il 2024 e il raggiungimento del traguardo del 2% solo nel terzo trimestre del 2025.

Questi dati permettono all’Europa un certo ottimismo, ma, è necessaria prudenza e attenzione, perché abbassando la guardia, l’inflazione potrebbe ricominciare a salire velocemente, rendendo vano il lavoro svolto nell’ultimo anno.

La posizione di Lagarde

Prima dell’intervista a Panetta, il 23 gennaio, Christine Lagarde, ha ricordato che in circa sei mesi, i tassi di interesse della BCE sono stati aumentati di 250 punti base, configurando il più rapido aumento nella storia della banca centrale.

Gli aumenti, ha precisato Lagarde, non finiranno, ci saranno nuovi significativi aumenti del tasso di interesse, ad un ritmo costante che possa permettere di raggiungere bassi livelli di inflazione.

Questi aumenti tuttavia, come ricordato anche da Panetta, non possono essere presi con leggerezza, dovranno essere calcolati e attuati sulla base dei dati correnti.

In altri termini, la BCE si prepara a mantenere la rotta nella lotta all’inflazione, attuando piccole manovre correttive volte a superare eventuali ostacoli lungo il sentiero.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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