Passaporto vaccinale UE: il salvagente per l'estate 2021

L'arrivo dei vaccini anti Covid-19 ha portato una ventata di positività sui mercati finanziari grazie alla prospettiva di uscita dal tunnel della pandemia in cui il Mondo è entrato circa un anno fa. Alcune incertezze restano a causa dell'arrivo delle varianti del virus e alla lentezza della campagna vaccinale ma la strada sembra quella giusta

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L'arrivo dei vaccini anti Covid-19 ha portato una ventata di positività sui mercati finanziari grazie alla prospettiva di uscita dal tunnel della pandemia in cui il Mondo è entrato circa un anno fa. Alcune incertezze restano a causa dell'arrivo delle varianti del virus e alla lentezza della campagna vaccinale ma la strada sembra quella giusta. Si può quindi iniziare a pensare al ritorno alla normalità anche per quanto riguarda gli spostamenti, per lavoro e non solo. L'estate è ancora lontana ma, visti gli ingenti danni causati l'anno scorso al settore turistico dalla pandemia, alcuni Paesi hanno già iniziato lavorare in tal senso. Spagna e soprattutto Grecia hanno messo le diplomazie al lavoro e il frutto si è visto alla fine della scorsa settimana nel vertice UE. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha infatti annunciato che entro fine marzo verrà presentata una proposta di legge per istituire il "Digital Green Pass", una sorta di passaporto vaccinale contenente un certificato di vaccinazione, i risultati dei tamponi per i non ancora vaccinati e informazioni su eventuali ricoveri per Covid-19.

Passaporto vaccinale UE: se va tutto bene sarà operativo a luglio

L'istituzione del Digital Green Pass richiederà almeno tre mesi di lavoro per lo sviluppo di un sistema capace di mettere in collegamento le banche dati nazionali e per rendere il tutto legalmente efficiente: non sarà affatto semplice anche dal punto di vista politico. Alcuni Stati, soprattutto quelli meno interessati dal turismo, hanno messo le mani avanti. La Grecia invece ha già avviato l'emissione di certificati vaccinali digitali. In ogni caso sembra escluso che il Digital Green Pass possa vedere la luce prima di luglio. La sola prospettiva di un ritorno ai viaggi nella UE sta però già avendo effetti sui mercati finanziari che, come di consueto, guardano avanti e si muovono sulle aspettative (salvo poi tornare rapidamente sui propri passi quando lo scenario previsto non si realizza). Segnaliamo in tal senso i rialzi di alcuni titoli italiani del settore lusso (Brunello Cucinelli, Salvatore Ferragamo , Tod's, Moncler) e dei colossi francesi LVMH e Kering, grazie ai notevole benefici che per essi arriverebbero da una ripartenza del turismo. Indicazioni simili anche per Autogrill, leader mondiale nella ristorazione per chi viaggia.

Passaporto vaccinale UE: Autogrill pronta a cavalcare l'onda

Ed è proprio Autogrill il titolo su cui emergono gli spunti grafici più interessanti. Le quotazioni nelle ultime settimane hanno guadagnato nettamente terreno salendo a mettere pressione sulla resistenza dinamica rappresentata dalla linea decrescente tracciata per i massimi di giugno e novembre 2020, attualmente in transito per 5,84 euro. Una vittoria confermata in chiusura di seduta su questo riferimento lancerebbe Autogrill verso 6,2450, massimo di giugno e resistenza oltre la quale si aprirebbero spazi di ascesa notevoli: primo obiettivo a 7,00-7,10 (ex supporti a dicembre 2018), successivo a 8,40-8,50, con target di medio-lungo termine sui picchi di inizio 2020 a 9,90-10,00. Segnali di debolezza sotto 5,20-5,25, prologo a un test di 4,75-4,80, supporto determinante nel breve-medio periodo.

(Simone Ferradini)