Caccia ai patrimoni degli oligarchi russi

Ville da favola, vigneti, yatch, patrimoni immobiliari storici. Queste le ricchezze congelate dalla Ue agli oligarchi russi, anche in Italia.

Mettere alle strette Putin e gli oligarchi che lo appoggiano. Per perseguire questo obiettivo l’Europa e gli Stati Uniti hanno puntato a individuare e congelare i beni dei russi più facoltosi sparsi nelle località più “in” del Vecchio e del Nuovo continente.

I miliardi degli oligarchi russi

Gli oligarghi russi devono la maggior parte della loro fortuna dallo sfruttamento di materie prime e dalla finanza. Dopo il disfacimento dell’Unione sovietica pochi uomini hanno accumulato enormi ricchezze potendo contare sull’appoggio del Governo.

Roberta Metsola, presidente del Parlamento Ue, ha recentemente affermato che “gli oligarchi di Putin e coloro che lo finanziano non dovrebbero più essere in grado di usare il loro potere d’acquisto per nascondersi dietro una patina di rispettabilità nelle nostre città, comunità o nei nostri club sportivi. I loro super yacht non dovrebbero trovare porto nella nostra Europa”. 

Ue congela i patrimoni di 26 oligarchi russi 

Le ricchezze di molti oligarchi russi sono disseminate in tutta Europa, divise tra proprietà immobiliari, terreni, vigneti, fabbriche, mega yacht. Ecco quali si trovano in Italia.

  • Alexey Mordashov, maggiore azionista della Severstal, è l’attuale proprietario di villa Parodi Delfino e delle acciaierie di Piombino acquistate dalla famiglia Lucchini. 
  • Alisher Usmanov è il proprietario del gigante dell’alluminio Metalloinvest. Possiede villa di Merloni a Romazzino, villa Maramozza a Lerici e altre mega residenze di lusso nel Golfo del Pevero. A Usmanov potrebbe anche essere revocata l’onorificenza ricevuta da Mattarella nel 2016 di “commendatore della Repubblica” per le generose donazioni fatte negli anni. La revoca delle onorificenze è stata annunciata dalla Farnesina nei confronti di tutti i cittadini russi. 
  • Igor Sechin è un ex agente segreto russo e imprenditore del colosso petrolifero di stato Rosneft. Secondo la stampa avrebbe fatto affari con Saras, Pirelli ed Eni. 
  • Nella lista dei beni posti sotto sequestro potrebbero esserci anche quelli di Valery Gergiev, ex direttore d’orchestra della Scala. Gergiev è proprietario a Venezia di palazzo Barbarigo a San Vio, del Caffè Quadri e di diversi negozi a Piazza San Marco, oltre che di appartamenti di lusso a Milano, sul Naviglio Pavese e in Costiera Amalfitana, ricevuti in eredità dalla vedova Ceschina.

Chi sono gli uomini più ricchi di Russia

Secondo la rivista Forbes tra gli uomini più ricchi dell’era di Putin ci sono:

  • Roman Abramovich, ormai ex presidente della squadra di calcio del Chelsea e fondatore della compagnia petrolifera Sibneft
  • Pavel Durov, fondatore e proprietario dell’app di messaggistica Telegram
  • Mikhail Prokhorov, possiede una quota del 76% nel più grande produttore russo di oro, Polyus
  • Alisher Usmanov, partecipazioni in Metalloinvest e uno dei primi investitori di Facebook e di Xiaomi
  • German Khan, controlla insieme ai soci la Alfa Group e la lussemburghese LetterOne
  • Leonid Mikhelson, fondatore della Novatek
  • Mikhail Fridman, fondatore della banca privata Alpha Bank
  • Vladimir Potanin, che possiede più di un terzo della Norilsk Nickel e ha fondato la Onexim Bank
  • Gennady Timchenko, azionista della banca Rossiya e di altre società del gas e del petrolchimico
  • Alexey Mordashov, maggiore azionista della Severstal

(Claudia Cervi)

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