Petrolio in rally, ma Opec taglia. ENI è il buy favorito

Il petrolio scatta in avanti prima del week-end: focus sulle ultime mosse dell'Opec. Gli analisti puntano su ENI, che fare con Saipem e Tenaris?

Anche quest’ultima seduta della settimana prosegue in positivo per il petrolio che, dopo aver guadagnato circa mezzo punto percentuale ieri, sta facendo il pieno di acquisti oggi.

Petrolio in rally verso i 110 dollari

L’oro nero è infatti fotografato a 110,05 dollari, con un rally del 3,5% e tanto basta per regalare non poca euforia ai titoli del settore oil a Piazza Affari.

Procede in maniera più cauta degli altri ENI che sale dell’1,71%, preceduto da Tenaris che scatta in avanti con un progresso del 3,31%, ma a indossare la maglia rosa è Saipem che sfoggia un poderoso rally del 7,3%.

Il petrolio intanto si spinge in avanti con il focus rivolto alle ultime indicazioni arrivate dall’Opec.

Petrolio: Opec taglia le stime sulla domanda

Nell’ultimo Monthly Oil Market Report, il Cartello prevede una crescita della domanda mondiale di petrolio pari a +3,4 milioni di barili giornalieri anno su anno nel 2022, in calo di 300mila barili rispetto alla previsione precedente. L’Opec ha dichiarato che la crescita della domanda nel primo trimetre di quest’anno è risultata robusta, ma ha tagliato le stime nei trimestri successivi.

Una mossa decisa per tenere conto del potenziale calo della domanda globale in seguito al conflitto in Ucraina, le tensioni inflazionistiche e la ricomparsa del covid in Cina.

Dal lato dell’offerta, l’OPEC ha tagliato le previsioni di produzione non OPEC di 300mila barili al giorno,  prevalentemente per la riduzione dei volumi attesi dalla Russia.

Il differenziale, call on Opec, è atteso in lieve crescita di 100mila barili al giorno a 29,05 milioni di barili giornalieri.

Petrolio: IEA conferma le stime

Il report mensile IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, ha invece confermato le stime di crescita della domanda 2022 a +1,8 milioni di barili giornalieri anno su anno.

L’agenzia segnala che i margini di raffinazione sono saliti a livelli straordinariamente elevati a causa dell’esaurimento delle scorte di prodotti e della limitazione dell’attività di raffinazione in gran parte a causa dei minori volumi processati in Cina.

Nonostante il recupero atteso dei volumi di processo, le tensioni sui prodotti sono previste permanere se non peggiorare nel corso dell’estate. La “call on Opec” è attesa a 29,5 milioni di barili giornalieri nel 2022.Ad aprile la produzione OPEC era pari a 28,83 milioni di barili al giorno.

Petrolio: Equita commenta report Opec e IEA

Equita SIM evidenzia che IEA e OPEC segnalano la possibilità di rivedere negativamente le stime di domanda nei prossimi report in funzione delle revisioni della crescita economica.

I due report stanno gradualmente convergendo sulle ipotesi di crescita della domanda e “call on Opec” e segnalano un costante calo delle scorte.

Gli analisti della SIM milanese ritengono che i due report siano di supporto al settore in funzione di un equilibrio tra domanda e offerta ancora precario.

L’ipotesi corrente di Equita SIM sul prezzo del Brent per le stime degli utili 2022 è pari a 90 dollari al barile, che riflette un’ipotesi di normalizzazione del mercato ed un effetto di “demand disruption”.

ENI, Saipem e Tenaris: quali le strategie?

Equita SIM segnala che il suo titolo favorito nel settore è ENI, per il quale la raccomandazione è “buy”, con un prezzo obiettivo alzato nei giorni scorsi del3% a 18,5 euro.

Più cauta la view su Saipem, con un rating “hold” e un target price a 0,95 euro e lo stesso giudizio è stato reiterato ni giorni scorsi per Tenaris, con un fair value rivisto verso l’alto da 14,5 a 16 euro.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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