Petrolio giù: quali sorprese da OPEC+? ENI tra i titoli buy

Il petrolio cala ancora nel giorno dell'Opec+: ecco cosa aspettarsi secondo gli analisti. I titoli oil retano interessanti: due i nomi su cui puntare.

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Anche la seduta odierna prosegue con il segno meno per il petrolio che, dopo aver ceduto oltre un punto percentuale ieri, propone un copione simile oggi.

Petrolio in ribasso anche oggi. Focus su scorte USA

Negli ultimi minuti le quotazioni dell'oro nero si presentano a 67,4 dollari, con un ribasso dell'1,6%.

Il petrolio si conferma in calo dopo la diffusione del report USA che in riferimento all'ultima settimana ha evidenziato un crollo delle scorte di petrolio nell'ordine di 7,169 milioni di barili, ben oltre le previsioni che parlavano di un calo di 2,8 milioni.   

Le riserve di benzina sono salite di 1,29 milioni di barili, a fronte della stima di una contrazione di 1,5 milioni di barili, mentre gli stock di distillati sono scesi di 1,732 milioni di barili, deludendo il consensus che si attendeva una lettura sulla parità.

Petrolio: oggi il meeting dell'Opec+. Cosa aspettarsi?

Intanto i riflettori sono tutti puntati sulla riunione odierna dell'Opec+, in attesa di conoscere il verso sulla produzione.

Secondo gli analisti di Equita SIM, nel meeting di oggi è improbabile che il gruppo OPEC+ apporterà modifiche alla sua politica di produzione di petrolio appena concordata a luglio.

Diversi delegati OPEC+ hanno affermato che un cambiamento di strategia appare improbabile. L’OPEC+ dovrebbe quindi confermare l’aumento dei volumi di 0,4 milioni di barili al giorno su base mensile avviata da agosto.

Ci vorranno quasi 15 mesi prima che l’OPEC+ aumenti la produzione dei 5,8 milioni di barili giornalieri trattenuti in base all’accordo raggiunto nel 2020.

Per Equita SIM quindi l’evento odierno non dovrebbe avere implicazioni rilevanti sul prezzo del greggio.

Petrolio: le previsioni di Equita SIM e i titoli oil su cui puntare

L'ipotesi degli analisti sul prezzo del Brent è di 65 dollari al barile per il 2021 e di 70 dollari per il 2022 e il 2023.

Gli analisti della SIM milanese continuano a guardare con favore ai titoli oil che a loro avviso offrono una valutazione interessante, poiché il settore tratta a multipli prezzo-utili molto bassi, a sconto storico rispetto all’indice STOXX 600, nell'ordine del 38% rispetto all'8% di media.

I titoli oil inoltre offrono una buona protezione da un eventuale aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse.

Tra i nomi preferiti da Equita SIM nel settore oil a Piazza Affari troviamo ENI tra le società integrate e Tenaris nel settore dei servizi.