Petrolio: rialzo continua. Dubbi su efficacia mossa Opec

Il petrolio ha chiuso la settimana tutta in salita, per nulla frenato dalla decisione dell'Opec di aumentare la produzione. Perchè questa reazione?

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La settimana si è chiusa in bellezza per il petrolio che ha allungato ancora il passo, fermandosi a 118,87 dollari, in rialzo dell'1,7%.

Petrolio in buon rialzo in chiusura di settimana

Nel corso della seduta le quotazioni dell'oro nero hanno scavalcato anche la soglia dei 119 dollari, spingendosi a una decina di dollari di distanza dai massimi dell'anno toccati a marzo scorso in area 130 dollari al barile.

Petrolio: ecco cosa ha deciso l'Opec+

Giovedì scorso l’Opec+ ha concordato di aumentare la quota di produzione complessiva di 648.000 milioni di barili al giorno in ciascuno dei mesi di luglio e agosto, circa il 50% in più rispetto al tipico aumento mensile di 432.000 milioni di barili giornalieri.

La produzione russa è stata in media di 9,16 milioni di barili al giorno in aprile, con un calo di 0,86 milioni di barili giornalieri rispetto a marzo.

Petrolio: Equita vede ulteriore calo dei volumi produttivi russi

Dopo l’annuncio di questa settimana da parte dell’Unione Europea di un embargo parziale sulle importazioni di petrolio russo, che prevede la graduale eliminazione delle forniture di greggio via mare al blocco entro sei mesi, secondo gli analisti di Equita SIM è ragionevole ipotizzare che i volumi produttivi russi continuino a scendere.

Secondo le stime di Argus, ad aprile la produzione russa di greggio è stata inferiore di oltre 1,3 milioni di barili al giorno rispetto alla quota Opec+. Quest'ultima nel suo complesso ha prodotto 2,6 milioni di barili giornalieri al di sotto della quota stabilita per aprile, secondo S&P Global.

Petrolio: focus sulla domanda cinese

Negli Stati Uniti sono state registrate riduzioni delle scorte del greggio e dei prodotti raffinati, a dimostrazione di come la domanda continui a superare l’offerta.

Il focus è ora sulla ripresa della domanda cinese, dove questa settimana sono stati parzialmente revocati i lock-down.

Secondo Equita SIM il rimbalzo degli acquisti potrebbe avvenire con un certo ritardo, dato che le scorte cinesi sono ai massimi da quasi un anno.

I dati Kpler mostrano che le scorte di greggio cinesi sono cresciute a circa 935 milioni di barili da 870 milioni all’inizio di marzo, fornendo ai raffinatori scorte extra da assorbire prima di ripartire con l’import.

Petrolio: analisti commentano aumento quota Opec+

Gli analisti di Equita SIM ritengono quindi che l’incremento delle quote OPEC+ non sia sufficiente a coprire il gap delle perdite dei volumi russi. L’incremento dei volumi arriverà principalmente dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti per le loro quote.

Secondo Platts Analytics, l’Arabia Saudita ha circa 820mila barili al giorno di spare capacity, mentre gli Emirati Arabi Uniti circa 800mila.

Il lato dell’offerta continua a faticare a mantenere il passo con la domanda.

Gli analisti della SIM milanese ritengono inoltre che la loro ipotesi 2022 di un Brent a 90 dollari al barile sia molto conservativa per le stime delle compagnie oil, considerato il quadro sull’offerta di greggio.