Petrolio al top: scenari attesi nel breve e non solo

Il recente superamento degli 80 dollari apre la strada a nuovi massimi di periodo del petrolio nel breve. E dopo?

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Il petrolio continua a toccare livelli di prezzo sempre più alti, allontanandosi progressivamente dalla soglia degli 80 dollari.

Gli analisti di Marzotto Investment House evidenziano che si tratta di un livello assolutamente inimmaginabile lo scorso anno in primavera, quando la scadenza in immediata consegna era andata oltre i 40 dollari in negativo.Il prezzo negativo del petrolio conseguenza di fattori tecnici probabilmente non ripetibili.

Nondimeno i paesi produttori avevano prontamente adottato delle precauzioni, preoccupati per la non sostenibilità del rispettivo budget di spesa a fronte del perdurare di prezzi significativamente inferiori alla media di lungo periodo.

La risposta dell’Opec e dei paesi produttori alleati era stato un taglio coordinato della produzione giornaliera di 5,8 milioni di barili, andatosi ad aggiungere ad un naturale calo degli investimenti cominciato già da alcuni anni.

Come spesso succede, ad una fase di shock può corrispondere successivamente un altro shock di segno contrario, come sta avvenendo nella fase attuale in cui il petrolio è risalito oltre gli 80 dollari.

La domanda da farsi è se tali livelli siano o meno sostenibili, se il petrolio è destinato a riscendere oppure, al contrario, se è destinato a salire ulteriormente.

Petrolio verso i 100 dollari nei prossimi mesi?

Nel brevissimo termine date le numerose complessità sul lato sia della domanda che dell’offerta è difficile fare delle previsioni, ma l'opinione degli esperti di Marzotto Investment House è che non saremmo sorpresi di vedere nei prossimi mesi 100 dollari al barile, in caso la ripresa globale dovesse essere più dinamica delle stime.

In questo caso il settore energetico, che al momento presenta ancora multipli molto contenuti, potrebbe performare meglio dei principali indici azionari.

Petrolio: bullish nel breve, ma bearish nel lungo periodo

Perché nel breve termine il petrolio potrebbe essere ancora impostato al rialzo?Esattamente come per il gas naturale, si tratta banalmente di un momentaneo squilibrio tra domanda e offerta.

Nel caso del gas, la attuale carenza dipende da molti fattori come un incendio ad un impianto in Siberia, la maggiore domanda di molti paesi asiatici, una performance peggiore delle attese per energie rinnovabili come l’idroelettrico e l’eolico.

Queste criticità sono avviamente destinate a rientrare, ma con l’avvicinarsi della stagione fredda, molti grossisti si stanno approvvigionando indipendentemente dal prezzo.

Nel caso del petrolio non siamo ancora arrivati a questi punti, ma è palese che ci sia uno sbilancio tra la domanda tornata quasi sui livelli del 2019 e, un’offerta ancora limitata dai tagli dell’Opec e dei paesi produttori suoi alleati.

Una altra variabile determinante per l’andamento del prezzo del petrolio nel breve periodo sono le scorte espresse in numero di giorni.

Dal surplus del 2020 che nel contesto Covid aveva spinto i prezzi del petrolio a pronta consegna in negativo, siamo ritornati sulla media del 2018-2019, che a sua volta era stata inferiore al biennio precedente.

Petrolio: le ultime decisioni dell'Opec e della Russia

Dal mese di luglio scorso l’Opec e la Russia hanno deciso di aumentare la produzione di 400mila barili al giorno ogni mese, fino a recuperare completamente i tagli decisi nel 2020.

Nondimeno data la notevolee entità del taglio concordato allora, ci vorrà almeno un anno per tornare ai livelli di prima con i paesi non aderenti all’Opec che potranno compensare solo marginalmente, tenendo anche conto che il Venezuela sta attraversando una fase socialmente e politicamente drammatica.

Petrolio: previsioni nel medio-lungo periodo

Per il medio-lungo periodo, al contrario, l’outlook del petrolio non è brillante, almeno a livello teorico.La spinta politica per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili è infatti molto elevata, come dimostrano il Green Deal Europeo e l’analogo piano statunitense.

Di conseguenza, ci sarà un progressivo effetto di sostituzione verso materie prime meno inquinanti.

Inoltre, è sempre più elevata la pressione da parte degli stakeholders che stanno spingendo le società energetiche verso attività alternative, come possiamo notare dai recenti piani industriali (ad esempio Eni) delle principaliMajor petrolifere.

Nondimeno, non si può escludere uno scenario drammatico, anche se al momento gli analisi danno una probabilità bassa.

In questo scenario le Major spinte dai propri stakeholders, potrebbero tagliare gli investimenti ancora più drasticamente di quanto hanno fatto negli ultimi anni, creando numerosi colli di bottiglia nonostante la quantità teoricamente estraibile sia molto elevata, esattamente come sta accadendo per il gas naturale.

In un contesto del genere la domanda energetica potrebbe trovarsi ad essere momentaneamente insoddisfatta, con il rischio di vedere prezzi molto più elevati di tutte le materie prime energetiche, incluso il carbone.

Il problema di fondo è che manca una regia comune che coordini le varie fasi del processo energetico per cui anche a fronte della disponibilità dell’Opec di aumentare la produzione nei prossimi mesi, non è detto che possa arrivare sul mercato sotto forma di prodotto finito nei tempi corretti.

Lo shale gas è ovviamente una risorsa aggiuntiva che tra l’altro in alcune fasi di mercato data la sua abbondanza in alcune aree geografiche ha contribuito in passato a penalizzare le quotazioni del WTI.

Tuttavia, a parte le remore di molti governi a permettere lo sviluppo di una tecnologia di estrazione così invasiva, ci sono problemi di trasporto, esattamente come è avvenuto in Europa nel caso del gas naturale.

Dal punto di vista grafico si evidenzia che è stata stata rotta al rialzo la trendline orizzontale tracciata dal massimo precedente toccato nel 2018.

A meno che il prezzo del petrolio nelle prossime settimane non torni significativamente sotto i 78 dollari, è probabile che il movimento rialzista in corso possa continuare.