Petrolio in rally: toccati i massimi dal 2014

Il greggio guadagna ulteriore terreno nonostante le prospettive di rialzo dei tassi e la variante Omicron. Secondo l'OPEC le prospettive restano positive.

Petrolio in accelerazione con il Brent sui livelli massimi dal 2014. Le prospettive della domanda sono superiori alle aspettative: i fattori di rischio per la crescita economica fanno meno paura. OPEC e Goldman Sachs prevedono per il 2022 un consistente sbilancio domanda-offerta.

Petrolio in rally, Omicron fa meno paura

Prosegue il rally del greggio. Il future sul Brent a inizio mattinata ha superato gli 88 dollari/barile, livelli che non si vedevano da ottobre 2014. Il rally del petrolio è partito a inizio dicembre, quando si sono diffusi i primi report sulla variante Omicron del SARS-CoV-2. La minore pericolosità della variante ha depotenziato uno dei principali fattori di rischio sulla crescita economica mondiale, e di conseguenza sulla domanda di petrolio. L’altro principale elemento di incertezza è rappresentato dai rialzi dei tassi che le banche centrali, e la Federal Reserve in particolare, metteranno in campo per contrastare l’inflazione: così facendo causeranno però un rallentamento della crescita.

Domanda petrolio: per Goldman Sachs e OPEC resterà forte

Secondo le proiezioni contenute nei report di Goldman Sachs e OPEC usciti oggi, questi effetti saranno più che compensati da altri fattori. Il principale di questi è probabilmente, come già accennato, l’impatto inferiore alla Delta della variante Omicron. Altro punto importante è rappresentato dalle difficoltà di alcuni paesi OPEC di raggiungere i loro obiettivi di produzione a causa di investimenti inferiori al previsto e di rischi geopolitici: un esempio di questi ultimi lo abbiamo visto ieri con l’attacco tramite missili e droni portato dagli Houthi yemeniti contro vari obiettivi degli Emirati Arabi Uniti, tra cui il deposito di carburante di Mussafah.

Goldman Sachs: petrolio Brent a 100 dollari entro fine 2022

Goldman Sachs prevede che le riserve di petrolio dei paesi OCSE entro l’estate scenderanno sui minimi dal 2000 entro l’estate: altro elemento che potrebbe sostenere la domanda (e quindi il prezzo) del petrolio. Gli analisti della banca americana prevedono pertanto una crescita del barile di Brent dagli attuali 87 dollari circa a 90 entro il primo trimestre, a 95 entro il secondo trimestre e 100 nella seconda metà del 2022.

(Simone Ferradini)

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