Piazza Affari: 2 azioni da monitorare con il decreto Ucraina

Il Governo mette al bando dalla pubblica amministrazione i prodotti e i servizi di sicurezza informatica russi. E ora?

Gli analisti di Equita SIM hanno diffuso una nota nella quale si sono soffermati sulle ultime novità arrivate dal fronte politico.

Decreto Ucraina: al bando tecologie di cybersecurity russe

La SIM milanese ha evidenziato in particolare che tra le misure indicate dal Governo nel nuovo Decreto Ucraina, sarebbe prevista la messa al bando da tutte le pubbliche amministrazioni italiane di tutti i prodotti e i servizi di sicurezza informatica russi.

Ciò comporterà la necessità da parte della pubblica amministrazione di dotarsi di software e servizi cyber “alternativi”, forniti da provider non russi.

I prodotti e i servizi da sostituire

Le categorie di prodotti e servizi da sostituire includono: sicurezza dei dispositivi (endpoint security), Web application firewall (Waf), protezione della posta elettronica, protezione dei servizi cloud e servizi di sicurezza gestiti (Managed security service).

Inoltre, sempre in ottica preventiva, l’Agenzia della cyber security nazionale ha consigliato anche ai privati di fare un’analisi del rischio urgente e di diversificare i prodotti di cybersecurity.

Decreto Ucraina: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ritengono che tali indicazioni e misure rafforzino ulteriormente il percorso in ambito cybersecurity intrapreso dal Governo anche prima del conflitto in Ucraina, ossia la necessità di dotarsi di servizi e prodotti cyber di provenienza italiana, o perlomeno con certificazione di possedere il più alto standard di qualità e sicurezza, in particolare per i soggetti inclusi nel cosiddetto Perimetro cibernetico nazionale (enti pubblici e privati considerati di interesse strategico nazionale).

Defence Tech Holding e CY4Gate da tenere d’occhio

In un tale contesto, gli esperti di Equita SIM ritengono possano beneficare notevolmente le aziende italiane che offrono servizi e prodotti proprietari di cybersecurity, fra cui Defence Tech Holding e CY4Gate.

In merito a Defence Tech Holding, gli analisti di Equita SIM ricordano che a febbraio ha concluso con successo la fase di testing dei propri prodotti SW di cybersecurity (Vulscan, CyberAngel), in procinto di essere lanciati prossimamente.

Inoltre, la società ha già in corso attività di certificazione di infrastruttura IT cyber per conto di clienti sia pubblici che privati, in qualità di centro LVS e Ce.Va.

Per il 2022 le stime di ricavi di Equita SIM puntano a circa 3 milioni di euro, circa il 10%/12% dei ricavi totali, provenienti da attività svolte in ambito cyber: vendita SW, servizi Ce.Va. e LVS.

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