Pirelli frena: spunti da un incontro con il management

Pirelli presta il fianco alle prese di profitto dopo due sedute in rialzo: i temi emersi da un incontro con i vertici.

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La seduta di ieri ha visto scattare il semaforo nuovamente sul rosso per Pirelli che ha rivisto il segno meno dopo due giornate in rialzo.

Pirelli frena dopo due rialzi

Il titolo mercoledì ha messo a segno un rally di quasi tre punti percentuali, mentre ieri ha prestato il fianco alle prese di profitto, pur riuscendo a difendersi meglio del Ftse Mib.

Pirelli ha terminato le contrattazioni ieri a 5,54 euro, con un calo dello 0,75% e circa 1,3 milioni di azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2 milioni.

Il titolo ieri è finito sotto la lente di Equita SIM che ha focalizzato l'attenzione sul feedback da un incontro con il management di Pirelli.

Pirelli: fiducia nel rispettare guidance e in aumenti di prezzo

Come nella conference call dei risultati del terzo trimestre, nel complesso si percepisce fiducia nel rispettare le guidance 2021 nella parte alta dei range. Gli analisti di Equita SIM non escludono ci possa essere anche una lieve outperformance, grazie a prezzo-mix e andamento volumi dell’HV.

Fiducia anche nel realizzare ulteriori aumenti di prezzo in caso di bisogno per compensare il rincaro di RM e costi di trasporto marittimo, data la persistente disciplina sui prezzi a livello settoriale.

Allo stato attuale Pirelli non ritiene comunque necessari ulteriori aumenti, dopo i 4 già realizzati da inizio anno in Europa e nord America in media del 2,5%/3% e i 2 nei mercati emergenti del 3%/5%. Confermato il saldo positivo tra price/mix e RM/forex.

Pirelli: focus sui risparmi di costi

Dall'incontro con il management è emersa anche fiducia nell'aumentare i risparmi di costi in un contesto di crescente inflazione, in particolare energia e costo del lavoro.

Oltre al contributo positivo di price/mix è quindi possibile accelerare sui risparmi: il piano prevede risparmi netti di 170 milioni di euro cumulati nel biennio 2022-2023 e ulteriori 70/100 milioni nel triennio 2023-2025.

Per gli analisti di Equita SIM la variabile più importante è il free cash flow (nel 2021 già rivisto al rialzo da 0,3-0,34 miliardi di euro di inizio anno agli attuali 0,39-0,41 miliardi), che nell’ultimo biennio è stato inferiore alle attese.

Secondo gli esperti, la conferma di un miglioramento di questo parametro aiuta a recuperare parte dello sconto sui multipli rispetto al best-in-class Nokian.

Pirelli: nessuna conferma su potenziali M&A

Ovviamente nessuna conferma su potenziali M&A, ma gli analisti ritengono che questo argomento resti d’attualità alla luce di tre fattori chiave.

In primis dell’arrotondamento della quota di Camfin (aumentata al 14.1%, ma potenzialmente elevabile oltre il 20% con derivati e accordi esistenti) che gli analisti interpretano come mossa preliminare in chiave anti-diluitiva.

In secondo luogo si segnalano le recenti dichiarazioni del neo presidente esecutivo di Brembo, riferendosi al potenziale scenario di fusione Brembo-Pirelli e Magneti Marelli ha dichiarato che "potevano e possono diventare un player di tutto rispetto".

Infine, il tema M&A resta di attualità alla luce del ruolo degli attuali azionisti di maggioranza cinesi (ChemChina al 37% e Silk Road Fund al 9%) per i quali Pirelli non è da considerare un asset core.

In attesa di novità gli analisti reiterano la raccomandazione "buy" su Pirelli, con un target price a 6,5 euro.