Poste Italiane lancia OPA su azioni e warrant Sourcesense

Poste Italiane promuove un'OPA volontaria totalitaria su Sourcense, finalizzata al delisting delle azioni e dei warrant.

Avvio di settimana debole per Poste Italiane che, dopo aver archiviato la sessione di venerdì scorso quasi con un rally del 3%, ieri ha prestato il fianco ad alcune di profitto.

Poste Italiane lancia OPA volontaria su Sourcesense

Il titolo ieri si è fermato a 8,902 euro, con una flessione dello 0,49% e oltre 1,8 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,7 milioni.

Poste Italiane non ha dato vita a particolari reazioni dopo che venerdì a mercato chiuso il Cda della società ha approvato, in accordo con alcuni azionisti Soucesence, un’Opa volontaria per cassa sulla totalità delle azioni ordinarie di Sourcesense e sulla totalità dei warrant 2021-2024.

Di cosa si occupa Sourcesense

Sourcesense, quotata dall’agosto 2020 all’Euronext Growth Milano, è una PMI innovativa che fornisce servizi e soluzioni IT ai propri clienti in Italia e Regno Unito.

Si tratta generalmente di grandi imprese e istituzioni pubbliche, supportate da Sourcesense nelle loro scelte di evoluzione digitale attraverso tecnologie open source per sviluppare applicazioni software.

Nel 2021 la società ha realizzato ricavi pari a 22,6 milioni di euro, in rialzo del 31% anno su anno, ed un EBITDA pari a 3 milioni di euro, con un margine del 13%, un utile netto di 1,4 milioni e cassa netta di 4,1 milioni.

Poste Italiane: cosa prevede l’OPA su Sourcesense

L’operazione prevede un corrispettivo offerto da Poste Italiane pari a 4,20 euro per azione, con un premio del 24% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa dell’ultimo mese di 3,39 euro, e un corrispettivo offerto per ciascun warrant pari a 0,78 uro, ad un premio del 75,4%, per un esborso massimo totale pari a 33,4 milioni.

Al completamento dell’operazione, finalizzata al delisting delle azioni e dei warrant, è previsto che Poste Italiane detenga una partecipazione di controllo in Sourcesense pari al 70%, e che gli azionisti di controllo attuali di Sourcesense mantengano una partecipazione di minoranza del 30%.

L’operazione consentirà a Poste Italiane, in coerenza con gli obiettivi del piano industriale 2024, di rafforzare le proprie capacità di sviluppo interno di applicativi basati su tecnologia cloud e open source.

In virtù delle competenze sviluppate e delle aree di collaborazione già in corso, Poste Italiane potrebbe, immediatamente dopo il perfezionamento dell’offerta, beneficiare del contributo di Sourcesense nello sviluppo di alcuni progetti in corso, in particolar modo in ambito sanitario e Pubblica Amministrazione.

Il closing è previsto entro la fine del 2022 e intanto Equita SIM mantiene una view bullish su Poste Italiane, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 13 euro.

Poste Italiane: la view di Mediobanca e di Banca Akros

A puntare sul titolo è anche Mediobanca Securities che ieri ha reiterato il rating “outperform”, con un target price a 13,3 euro dopo l’annuncio dell’OPA su Sourcesense.

Non diverso il giudizio di Banca Akros che ieri ha reiterato la raccomandazione “buy” su Poste Italiane, con un fair value a 13,5 euro.

In merito all’Opa lanciata su Sourcesense, gli analisti parlano di un impatto limitato sui conti di Poste Italiane, ma evidenziano che l’acquisizione permetterà al gruppo di rafforzare le sue capacità nello sviluppo interno delle applicazioni basate sul Cloud e su tecnologie Open Source.

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