Poste Italiane debole: focus sui conti e sul dividendo ora

Poste Italiane tra 15 giorni alzerà il velo sui conti del 4° trimestre e dell'intero 2020: ecco cosa si aspettano gli analisti.

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Tra i titoli che oggi non sono riusciti ad allinearsi all'andamento positivo mostrato dal Ftse Mib troviamo Poste Italiane, fermatosi appena sotto la parità. 

Poste Italiane in lieve calo dopo il buon rialzo della vigilia

Il titolo, dopo aver avviato la settimana ieri con un bel rialzo del 2,7%, oggi ha anche tentato di salire ancora, salvo poi tornare sui suoi passi.

A fine giornata Poste Italiane si è fermato a 8,28 euro, con un calo dello 0,17% e circa 3,2 milioni di azioni transitate sul mercato a fine seduta, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,1 milioni.

Poste Italiane oggi è finito sotto la lente di Equita SIM, i cui analisti hanno presentato la loro preview sui risultati preliminari che saranno presentati dal gruppo il prossimo 17 febbraio prima dell'apertura di Piazza Affari.

Poste Italiane: la preview di Equita SIM sul 4° trimestre 2020

La SIM milanese per il quarto trimestre del 2020 si aspetta ricavi pari a 2,9 miliardi di euro, con un ebit margin del 7%, che dovrebbe scontare un aumento degli accantonamenti sui costi del personale per accelerare il processo di trasformazione della società.

A livello divisionale gli esperti stimano una crescita sostenuta dei volumi parcels e payments, in parte compensati dal calo legato al business postale tradizionale.

Per quanto riguarda il business assicurativo-finanziario, le attese di Equita SIM sono per un trend stabile anno su anno.

Poste Italiane: attesa conferma dividendo

Gli analisti ritengono che Poste Italiane confermerà l’obiettivo di un dividendo per l’esercizio in crescita del 5% a 48,6 centesimi di euro, con un acconto di 16,2 centesimi pagato lo scorso novembre.

In attesa dei dati ufficiali gli esperti di Equita SIM aggiornano le stime incorporando i suddetti trend per il quarto trimestre 2020 e sul 2021 per il closing della acquisizione di Nexive annunciato a fine gennaio.

Nexive, pagata da Poste Italiane 50 milioni di euro di enteprise value, 34 milioni di euro equity, è il secondo operatore postale italiano e nel 2019 aveva registrato un fatturato di circa 200 milioni di euro, con perdite di 14 milioni di euro ed una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza e dell’1% circa nei pacchi.

Gli esperti di Equita SIM ritengono che il contributo di Nexive andrà a regime nel 2023 e grazie alle sinergie potrebbe portare un aumento degli Eps di Poste Italiane del 3%, mentre nel 2021 l’impatto sarà negativo considerando che verranno spesati la maggioranza dei costi di integrazione.

Poste Italiane: le previsioni sul quarto trimestre. Riviste le stime

Guardando nel dettaglio ai conti del quarto trimestre del 2020, la SIM milanese vede un utile netto di 142 milioni di euro, in calo del 45% anno su anno, ricavi in flessione del 2% a 2,897 miliardi di euro e un ebit in contrazione del 18% a 192 milioni di euro. 

Nel complesso gli analisti di Equita SIM alzano le stime 2020-2022 di Poste Italiane in media del 5%, confermando una view positiva con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo alzato del 3% a 10,6 euro.

Gli esperti segnalano infine che il 19 marzo prossimo Poste Italiane presenterà un aggiornamento al piano industriale "deliver 2022", presentato ad inizio 2018, fornendo maggiore visibilità sui principali indicatori per i prossimi 3/5 anni.