Si accavallano le indiscrezioni sul DPCM firmato dal premier per la discesa di RAI sotto il 51% nel capitale di Rai Way. Il provvedimento sembra anche ipotizzare operazioni straordinarie e accordi di governance. Fari puntati anche su MediaForEurope che ha il 40% di EI Towers.
RAI al 30% in Rai Way anche con operazioni straordinarie
Le prime indiscrezioni sull’ipotesi di discesa della RAI sotto il 51% della controllata Rai Way (oltre 2300 torri di trasmissione) erano circolate lo scorso 22 febbraio quando Repubblica aveva riferito che il governo stava lavorando a un DPCM apposito. Ieri Reuters ha scritto che Mario Draghi ha firmato il provvedimento e successivamente sono emersi altri dettagli. In particolare sembra che la RAI (attualmente ha il 65%) potrà scendere fino al 30% di Rai Way e mantenere il controllo su un’infrastruttura strategica. Inoltre Rai Way dovrà rimanere quotata. Sempre secondo i rumor la discesa di RAI potrà avvenire anche grazie a operazioni straordinarie, fusioni incluse. Anzi, sembra che il governo dia una chiara preferenza per questa opzione, piuttosto che per quella della vendita di una quota vicina al 35% (che frutterebbe alla RAI oltre 480 milioni di euro).
Fusione Rai Way-EI Towers in vista
Se tutto questo fosse confermato ci sarebbero le premesse per mettere in piedi la fusione con EI Towers, operazione già tentata senza successo nel 2015 con il lancio da parte di EI Towers di un’OPAS (offerta pubblica di acquisto e scambio) su Rai Way. A quel tempo EI Towers era controllata dalla Mediaset di Silvio Berlusconi mentre attualmente il 60% è del fondo F2i, con MediaForEurope (la nuova denominazione di Mediaset) al 40%.
Tutti i titoli coinvolti in forte rialzo in borsa
Secondo la maggior parte degli analisti l’operazione è positiva in quanto creerebbe importanti sinergie. Inoltre, considerando l’elevato indebitamento di EI Towers rispetto a quello di Rai Way, la RAI manterrebbe una quota nella newco largamente superiore al 30%. La risposta dei titoli coinvolti è stata eloquente. Rai Way tra ieri e oggi è in rialzo dell’8% circa, MFE B (10 diritti di voto) di quasi il 16%, MFE A (1 diritto di voto) di oltre il 12%.
(Simone Ferradini)