Recordati giù: driver equity sono intatti. La view di Equita

Recordati ieri ha tirato il fiato dopo tre rialzi di fila: per gli analisti è un buon affare. Ecco perchè.

Chiusura negativa iri per Recordati che ha tirato il fiato dopo tre sessioni consecutive in rialzo.

Recordati rifiata dopo tre rialzi di fila

Il titolo, dopo aver archiviato la seduta di martedì con un frazionale progresso dello 0,1%, ieri ha prestato il fianco alle prese di profitto.

Recordati ha terminato le contrattazioni a 41,36 euro, con un calo dell’1,22% e oltre 230mila azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 260mila.

Recordati in rosso del 26% da inizio anno

Il titolo ieri è finito sotto la lente di Equita SIM, i cui analisti hanno evidenziato che Recordati ha perso il 26% da inizio anno, sottoperformando sia il FTSE MIB che lo STOXX Europe Health Care, che hanno ceduto rispettivamente l’11% e il 4%.

L’usuale premio sul prezzo-utili che Recordati vanta sullo STOXX Health Care, attribuibile al track record positivo e al limitato rischio della pipeline, essendo principalmente un distributore, è crollato dal 34% di inizio anno all’attuale 12%.

Su tale trend hanno pesato rialzo tassi/contesto macro ed esposizione a Russia/Ucraina che comunque gli analisti prevedono si riduca al 3% delle vendite, senza compromettere le guidance 2022, ricordando che i farmaci non sonopesantemente penalizzati dalle sanzioni.

Recordati: intatti i driver dell’equity. Ecco quali sono

I driver dell’equity story restano intatti e gli analisti citano in primis la forte crescita Isturisa, il più importante farmaco di proprietà nella storia di Recordati lanciato nella seconda metà del 2020.

Tra i driver dell’equity story troviamo anche il contributo EUSA e l’espansione delle malattie rare che salgono oltre 1/3 di vendite/EBIT, un business che secondo Equita SIM merita multipli elevati.

Questo perchè richiede minor R&D, genera margini superiori, può beneficiare di fast track e spesso non ha concorrenza dei generici.

Gli analisti parlano anche del solido free cash flow annuo che tende verso 0,5 miliardi di euro, della potenza di fuoco fino a 1 miliardo di euro per ulteriore M&A.

Da segnalare che la visibilità della guidance 2022 è aumentata per via di un primo trimestre migliore delle attese, ma anche per il maggior contributo della neoacquisita EUSA che in 9 mesi ha realizzato oltre 120 milioni di euro di vendite e oltre 30 milioni di EBITDA dai precedenti 110/25 milioni.

La visibilità della guidance è aumentata anche per la crescita confermata di Isturisa/Signifor, in grado di compensare l’impatto negativo del forex, l’inflazione e il calo delle vendite in Russia/Ucraina.

Secondo Equita SIM, col contributo di EUSA è avvicinabile anche la parte bassa della guidance 2023.

Recordati: Equita conferma le stime, ma taglia il target

Per questi motivi gli analisti lasciano le stime sostanzialmente invariate, puntando nel 2022 alla fascia bassa della guidance.

Non cambia il giudizio positivo su Recordati, con una raccomandazione “buy” confermata e un prezzo obiettivo tagliato del 4% a 53 euro, solo a causa dei tassi di interesse più elevati.

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