Saras a picco a Piazza Affari. Alla larga ora: ecco perchè

Saras torna nella morsa dei ribassisti dopo il rimbalzo di ieri: i motivi alla base del sell-off e le strategie da seguire.

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A dispetto degli spunti positivi offerti a Piazza Affari da alcuni indici, tra cui il Ftse Mib, la seduta prosegue in forte ribasso per Saras che scivola in fondo al paniere delle medie capitalizzazioni.

Saras a picco dopo il rally della vigilia

Il titolo non più tardi di ieri ha messo a segno un rally di quasi il 4%, recuperando solo in parte l'affondo delle tre giornate precedenti che hanno visto un ribasso complessivo di oltre il 12%

Il rimbalzo di ieri ha avuto peraltro vita breve, visto che Saras ha ripreso prontamente la via dei guadagni, dopo aver tentato invano di spingersi ancora in avanti.

Negli ultimi minuti Saras si presenta a 0,9332 euro, con un tonfo del 4,62% e oltre 5,5 milioni di azioni passat di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 8,6 milioni.

Saras non partecipa alla festa del settore oil. Petrolio in buon rialzo

Saras non riesce a beneficiare in alcun modo delle positive indicazioni del settore, i cui protagonisti beneficiano dell'andamento positivo del petrolio.

Dopo il calo di ieri l'oro nero vive oggi una seduta speculare, passando di ano a 86,15 dollari, con un progresso del 2,01%.

Saras però non partecipa alla festa, frenato in primi dai dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell'area Mediterranea.

Saras: margini di raffinazione in calo

Nella settimana al 16 settembre, il suddetto margine si è attestato a 9,3 dollari al barile, in calo rispetto ai 13,9 dollari dell'ottava precedente.

Fino ad oggi a settembre si registra un margine medio di 11,6 dollari, superiore ai 7,5 dollari di luglio e giugno. Intanto, a mandare a fondo Saras contribuisce anche la doppia bocciatura arrivata da Mediobanca Securities.

Saras: doppia bocciatura da Mediobanca Securities

Gli analisti hanno deciso di cambiare strategia sul titolo, abbassando il rating da "neutral" ad "underperform", con un prezzo obiettivo ridotto da 1,35 a 0,85 euro, valore che implica un potenziale di ulteriore downside di quasi il 10% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Gli esperti di Mediobanca Securities credono che la frenata dell'economia a livello globale possa avere ripercussioni negative sui margini di raffinazione.

Alla luce di questa prospettiva, gli analisti hanno deciso di mettere mano alle stime, tagliando di circa il 40% quelle sui conti relativi al periodo 2022-2024.