Saras sale ancora. Spunti da un meeting con gli investitori

Saras sotto la lente dopo un meeting che ha visto impegnati Direttore Generale, CFO e Investor Relator.

Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno più per Saras che ha guadagnato terreno per la seconda giornata di fila.

Saras in rialzo anche oggi

Il titolo non più tardi di venerdì scorso ha messo a segno un rally di oltre tre punti e mezzo percentuali, reagendo dopo due ribassi consecutivi, e oggi ha allungato ancora il passo.

A fine giornata Saras si è fermato a 1,408 euro, con un vantaggio dello 0,57% e oltre 7,5 milioni di azioni passate di mano, al di sotto della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 8,5 milioni.

Saras frenato dal calo del petrolio

Al pari di altri temi del settore oil, anche Saras ha mostrato meno forza relativa rispetto all’indice di riferimento, complice l’andamento debole del petrolio.

Anche se in recupero dai minimi intraday, l’oro nero si conferma al di sotto della parità e viene fotografato a 66,65 dollari, con una flessione dello 0,21%.

Intanto Saras è stato oggetto di analisi sulla scia di un meeting che ha visto impegnata la società con gli investitori. All’incontro hanno partecipato il Direttore Generale, Balsamo, il CEO, Peretti e l’Investor Relator, Candotti.

Focus sulla strategia di Saras

Gli analisti di Equita SIM hanno raccolto in una nota gli argomenti principali di discussione dal meeting, evidenziano in primis che la strategia di Saras prosegue sulle tre linee guida: ottimizzazione del business della raffinazione, sviluppo della capacità rinnovabile con un target di 500 MW e crescita nei progetti low carbon in funzione dell’evoluzione del mercato e della regolamentazione.

Saras: sotto la lente raffinazione e margine diesel

I fondamentali restano favorevoli alla raffinazione, per cui sul 2023-2024 Saras si attende margini superiori alle medie storiche, sebbene inferiori ai livelli eccezionali del 2022.

La domanda di prodotti raffinati è attesa in crescita prevalentemente nei paesi emergenti.

La crescita dell’operatività delle raffinerie cinesi dovrebbe essere assorbita dal recupero della domanda domestica post periodo pandemico.

Il nuovo margine di equilibrio sul diesel è atteso in un range tra 20 e 30 dollari al barile, contro la media storica di circa 15 dollari al barile.

Il margine sulla benzina è tornato a migliorare dopo un periodo di contrazione nel terzo trimestre dello scorso anno.

Saras e l’embargo in Russia

L’introduzione dell’embargo alla Russia ha provocato un cambio della logistica su grezzi e raffinati che richiede un livello di scorte superiore al periodo pre-invasione dell’Ucraina.

Tramite accordi commerciali, Saras ha migliorato sia il sourcing di grezzo incrementando gli acquisti dagli Stati Uniti che la commercializzazione dei prodotti e vendita di benzine in aree geografiche al di fuori del Mediterraneo.

Il sistema di remunerazione è confermato con un payout del 40%-60% del Net Income adjusted.

Infine, si segnala che Saras farà appello sull’incostituzionalità di alcuni elementi della Windfall Tax del pacchetto Draghi, che ha inciso per 266 milioni di euro sui risultati 2022, di cui 170 milioni da pagare a giugno 2023.

Saras sotto la lente di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ritengono che Saras benefici di fondamentali solidi nel breve termine.

Gli esperti però restano cauti sul titolo per le valutazioni su base normalizzat, a premio rispetto alle medie storiche.

Confermata così la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 1,45 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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