Solita seduta interlocutoria in attesa del FOMC

Secondo la recente tradizione, ieri sera Wall Street ieri sera ha limato un po' le perdite, anche se l'S&P 500 ha comunque ceduto terreno (-0.47%).

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Secondo la recente tradizione, ieri sera Wall Street ieri sera ha limato un po' le perdite, anche se l'S&P 500 ha comunque ceduto terreno (-0.47%). Pietra dello scandalo  il tech, con il Nasdaq 100 giù dell'1.12% e l'indice FAANG in calo dell'1.41%. E' evidente qualche attesa di prese di beneficio post primo round di earnings del Big Tech. Per la cronaca Alphabet ha stracciato le stime ma la reazione è stata  appena discreta, Microsoft anche ma l'accoglienza è  stata tiepida per la delusione del  business cloud, e Apple le ha spappolate ma anche qui mood freddino, a causa della guidance. In sostanza 3 earnings parecchio sopra attese non hanno prodotto le consuete accelerazioni, un pattern che vedo continuare nei prossimi giorni.

La seduta asiatica ha visto un rimbalzo moderato delle "H" shares cinesi e di Hong Kong, e un'incerta stabilizzazione delle "A" shares. Come anticipato ieri, le Autorità  cinesi si sono date da  fare per calmare gli  animi sul  mercato. Sui media ufficiali sono usciti editoriali recanti osservazioni del tipo che i cali sono insostenibili e verranno presto recuperati (China Daily) e che la discesa è dovuta a un fraintendimento delle politiche delle Autorità, e  ogni momento era buono per una stabilizzazione (China Securities Journal). A giudicare dal rimbalzo degli ETF legati alla Cina nel corso della giornata, se non cambia nulla dovremmo vedere ulteriori recuperi domani. Dubito che la volatilità si esaurirà come d'incanto,  ma credo che alla fine la sola  regolamentazione non giustifica i livelli attuali in relativo con gli altri mercati.  Certo, non è nemmeno la ricetta per una situazione particolarmente tranquilla. Sembra che le misure di contenimento della speculazione immobiliare si intensificheranno.

Dagli USA notizie contrastanti.

  • In US si lavora senza sosta per salvare il piano infrastrutture bipartizan.
  • Intanto però la salita della variante Delta in US  sta causando il  ripristino di misure di contenimento.

Il resto degli indici asiatici è  calato (Sydney, Taiwan, Tokyo) oppure rimasto pressochè invariato (Jakarta, Seul ,  Mumbai). Chiaro che il FOMC di stasera resta un motivo di indecisione, insieme con la performance di Wall Street ieri sera e le convulsioni cinesi stamattina.

L'apertura europea ha avuto un tono un po' più  costruttivo. Difficile chiarirne precisamente la matrice. Qualche risultato buono tra le trimestrali (Santander, DB), un po' di ottimismo sul fronte COVID alla luce dell'esperienza inglese (si parla di attenuare le restrizioni sui viaggi). E poi, come osservato prima di andare in vacanza, francamente lo svantaggio accumulato dagli indici Eurozone nei confronti degli USA era eccessivo in particolare se i rischi imposti dal Covid sono inferiori a quanto stimato 2 settimane fa.

In attesa del FOMC la mattinata europea ha portato news ambivalenti:

  • In  Germania gli import price di giugno hanno continuato a salire, mentre la GFK Consumer Confidence di Agosto (sic) ha deluso restando invariata a -0.3 vs attese per 1.
  • Discorso analogo in Francia con la Consumer confidence di Luglioin calo a 101 vs attese di stabilità a 102.
  • Altra aria in Italia con la Consumer Confidence sempre di Luglio in ulteriore salita (116.6 da prec 115.1 e vs stime per 115.5). Bene anche la manufacturing confidence (115.7 da prec 114.8 e vs stime per 115.3) e soprattutto l'economic confidence (116.3 da prec 112.8) e nuovo massimo da inizio serie, nel 2005. Finalmente un po' di effetto Draghi?

Comunque sia la mattinata ha portato ripresa all'azionario Eurozone, l'unico asset che ha mostrato un po' di direzionalità visto che i futures di Wall Street hanno fatto poco, i cambi anche, mentre le commodity hanno mostrato moderati rialzi.

Nel pomeriggio in assenza di dati macro particolarmente rilevanti (l'advance goods trade balance USA di Giugno ha mostrato un deficit superiore alle attese, a dimostrazione che parte della domanda USA continua ad andare all'estero) il clima di attesa per il  FOMC si è fatto ancora più forte. Il  sentiment globale ha ottenuto un ulteriore boost, in particolare su asset cinesi,  asiatici ed emergenti grazie alla notizia riportata da Bloomberg che le autorità avrebbero convocato i dirigenti dei principali istituti bancari locali e internazionali in un meeting per arginare la volatilità. Il vice capo  della  China Securities Regulatory Commission ha chiarito che le  misure riguardano solo le aziende del e.learning, e altri settori non saranno interessati . I veicoli che investono in azionario cinese quotati in Europa e USA hanno accumulato recuperi del 5/6%.  Vedremo se domani il movimento terrà.

Wall Street in apertura ha provato a seguire il sentiment europeo ma la cosa non ha avuto seguito. Al di la dell'attesa per il FOMC le news locali sul Covid, con i casi che salgono, e anche le ospedalizzazioni, negli stati a bassa percentuale di vaccinati (come il Nevada, la Louisiana, l'Arkansas e la  Florida), stanno pesando sui soliti settori ristorazione, trasporti e entertainment. Nemmeno la notizia che al Congresso il piano infrastrutture sta venendo finalizzato ha riscosso l'S&P 500.

La chiusura europea vede discreti progressi degli indici, anche  le banche hanno perso la brillantezza iniziale e sono tra i pochi settori a cedere. Rendimenti in generale calo, divise stabili e commodities supportate completano il  quadro.

In US i rendimenti dei treasury salgono moderatamente. D'altronde, con il 10 anni all1.25% è  evidente qual è il rischio più rilevante.

In effetti, qualche piccola stecca nei dati macro, e l'avvento in US della variante  Delta del Covid hanno persuaso almeno una parte degli investitori che la FED potrebbe mandare un messaggio più  accomodante, sottolineando i rischi derivanti dalla nuova ondata e lasciando intendere che le discussioni sul  tapering procedono, ma non è ancora il momento di segnalare che l'annuncio è in arrivo in uno dei prossimi meeting. lo si vede dal livello dei rendimenti e dallo stallo nel rally del Dollaro.

Personalmente ritengo che invece il messaggio dello scorso FOMC verrà reiterato, e si darà  qualche indizio su quando dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale, e quali saranno le modalità. Credo infatti che tra i membri prevalga l'intenzione di portarsi avanti, per poter iniziare a rallentare gli acquisti entro l'anno 2021 (visto che Powell ha dichiarato che l'annuncio sarebbe stato dato con ampio anticipo rispetto all'inizio). E poi, non credo che alla FED convenga di mostrarsi così sensibile alle modifiche del quadro, da cambiare idea da un meeting all'altro.

Non resta che aspettare.