Per Standard & Poor’s Italia ancora BBB

Per Standard & Poor’s il rating dell’Italia resta BBB, l’”outlook” è stabile. Crescita attesa nel 2021 del 4,7%. Il Btp future si sta preparando per un rimbalzo, conferme oltre area 148,65.

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Per Standard & Poor’s Italia ancora BBB

Per Standard & Poor’s il rating dell’Italia resta BBB, l’”outlook” è stabile. Il Btp future si sta preparando per un rimbalzo, conferme oltre area 148,65.

Standard & Poor’s positiva sull’Italia

L'agenzia Standard & Poor’s ha espresso un giudizio positivo sull'Italia adesso che la guida è passata a Mario Draghi. Nonostante la pandemia e i suoi effetti negativi sull'economia il rating viene confermato a BBB, due gradini al di sopra del livello "junk", mentre la prospettiva sul merito di credito resta "stabile". 

Lo scorso ottobre l'agenzia di rating aveva alzato il suo outlook da "negativo" a "stabile" grazie alla politica monetaria della Bce, che continuava a mantenere bassi i tassi in Europa, e agli effetti attesi degli stimoli economici nazionali ed europei. 

Standard & Poor’s si attende forte ripresa economica

Secondo Standard & Poor’s "Grazie alle vaccinazioni che saranno portate a termine entro l'autunno, ci sarà una forte ripresa economica nella seconda metà dell'anno".

L'agenzia di rating calcola che il prodotto interno lordo dell'Italia crescerà del 4,7% nel 2021 e del 4,2% nel 2022.

A favorire la ripresa economica dovrebbero essere anche gli stimoli fiscali che il governo sta approntando.

Il costo del debito continua a scendere

Queste previsioni incoraggianti sono state fatte nonostante il rapporto debito / Pil sia salito del 22%, e la spiegazione ha a che fare con il costo del debito che continua a scendere. La decisione di mantenere l'outlook "stabile" da parte dell'agenzia dipende principalmente da due fattori che contrastano il deterioramento delle finanze pubbliche: la politica monetaria della Bce ultra espansiva e il pacchetto di finanziamenti europei in arrivo.

Il risparmio elevato sosterrà i consumi

Del resto l'Italia rimane il secondo paese più industrializzato in Europa dopo la Germania ed è ancora il settimo nel mondo, inoltre ha un surplus primario e una posizione di creditore netto con l'estero. Da un lato è vero che il debito pubblico è alto, il secondo per dimensioni in Europa, ma è anche vero che quello privato resta il più basso tra i paesi del G7 e il livello di risparmio è elevato, quindi la giusta combinazione per assistere ad una ripresa robusta dei consumi nel momento in cui le restrizioni causate dal Covid verranno allentate. 

Esportazioni punto di forza dell’Italia

Il punto di forza dell'Italia restano le esportazioni, un elemento che dovrebbe avvantaggiarsi di una ripresa generalizzata nell'area dell'euro e a livello globale. La debolezza risiede invece nella sostenibilità del debito, nel caso i tassi dovessero iniziare a crescere, e nella bassa produttività del lavoro, che porta molte aziende a delocalizzare la produzione. 

Le riforme che ci impone di fare Bruxelles a fronte dei finanziamenti in arrivo, in particolare quelle riguardanti la Pubblica amministrazione e la giustizia, dovrebbero allentare anche i rischi, in particolare quelli di lungo termine.

Per Standard & Poor’s bene il contesto politico

Standard & Poor’s apprezza anche il contesto politico, con il nuovo governo che dovrebbe rimanere in carica fino alla naturale scadenza del 2023.

Btp future, momento delicato

Il Btp future oggi è in leggero calo, a 147,62 euro circa (-0,19%). Il derivato ha interrotto da un paio di settimane la tendenza ribassista vista dal top del 12 febbraio a 153,82 (ricordiamo che a prezzi in discesa corrispondono rendimenti in crescita). 

Le oscillazioni viste dal minimo del 14 aprile a 148,62 hanno i connotati di un piccolo testa spalle rialzista, figura che verrebbe completata con la rottura di area 148,65, area dove si collocano la "neckline" del testa spalle (la sua linea di demarcazione) oltre alla media mobile esponenziale a 20 giorni, indicatore che sintetizza con la sua condizione rispetto ai prezzi la natura della tendenza di breve termine (che quindi per il momento è al ribasso, essendo i prezzi inferiori alla media). In quel caso sarebbe lecito attendersi almeno una correzione, un rimbalzo dopo il recente calo, con obiettivo a 150,50 almeno. Al di sopra di quei livelli il future potrebbe tentare di recuperare i massimi di febbraio. 

La violazione di area 147,50, se confermata in chiusura di seduta, metterebbe invece in seria discussione l'ipotesi rialzista facendo temere ulteriori cali verso area 146,30 almeno, massimo del 20 agosto scorso.

(Alessandro Magagnoli)