Stellantis giù: rumor aumento stipendi. Ecco quanto e per chi

Stellantis cala dopo tre rialzi di fila, con il focus sulle indiscrezioni relative agli aumenti salariali che i sindacati si apprestano a chiedere.

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La seduta odierna ha visto scattare il semaforo sul rosso anche per Stellantis che, dopo tre giornate consecutive in rialzo, ha dovuto fare i conti con un ritorno delle vendite.

Stellantis in calo dopo tre ralzi di ila

Il titolo, lasciatasi alle spalle la sessione di ieri con un rally di quasi tre punti e mezzo percentuali, oggi ha prestato il fianco alle prese di profitto.

A fine giornata Stellantis si è fermato a 12,624 euro, con una flessione del 2,37% e circa 12,5 milioni di azioni scambiate, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 11,5 milioni.

Stellantis: rumor su mossa sindacati per aumento stipendi

Il titolo è finito sotto la lente del mercato sulla scia di alcune indiscrezioni circolate già ieri.

Secondo Reuters, i sindacati italiani starebbero preparando una richiesta di aumento degli stipendi del 6,5% per il 2023 a tutte le società del gruppo Agnelli.

Quest'oggi nuove indiscrezioni hanno parlato di un aumento salariale ancora più corposo, visto che secondo una fonte a conoscenza della situazione, sempre riferita da Reuters, i sindacati metalmeccanici chiederanno a Stellantis, Ferrari, Iveco Group e CNH Industrial, un incremento degli stipendi di oltre l'8%.

La richiesta sarebbe motivata alla luce dei forti rialzi dei prezzi alimentari e dell'energia. La fonte riporta che lunedì presenterebbero la proposta per un contratto quadriennale per i lavoratori italiani, per i quali gli attuali contratti scadono a fine 2022.   

Stellantis: Equita SIM commenta le indiscrezioni

Una tale iniziativa non sorprende gli analisti di Equita SIM, i quali ritengono che iniziative simili si ripeteranno per tutti i gruppi industriali, in particolare quelli europei.

La SIM milanese ritiene probabile che un aumento possa essere riconosciuto con impatto quantitativo da verificare.

Gli esperti stimano che il numero di dipendenti italiani sia il 20% circa per Stellantis, intorno al 20% per CNH Industrial, intorno al 50% per Iveco e oltre il 90% per Ferrari, segnalando che quest'ultima è la società che con più facilità riuscirà a ribaltare eventuali incrementi.

Equita SIM ricorda che fino a ora il prezzo-mix ha permesso di compensare le dinamiche inflattive, ma nel 2023 gli analisti ritengono sia più difficile.

In attesa di novità, la SIM milanese mantiene una view bullish su Stellantis, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 20 euro.