Il taglio delle tasse in Gran Bretagna spaventa i mercati e fa crollare la sterlina

Dopo la decisione della Bank of England di un ulteriore aumento dei tassi di interesse, il governo Truss propone un taglio delle tasse. La decisione fa crollare la sterlina, perdendo oltre il 5% del proprio valore nei cambi con euro e dollaro, l'aumento del debito espone l'UK ad una possibile recessione con la rivalutazione del rating il 21 ottobre e a dicembre.

Image

Nelle ultime tre settimane, da quando Liz Truss si è insediata alla guida del governo britannico, la sterlina ha perso oltre il 7% del proprio valore. Decisiva la decisione del governo Truss di ridurre le tasse all'indomani della decisione della banca d'Inghilterra di aumentare i tassi. Per molti analisti il rischio declassamento per l'UK è sempre più alto.

Tagli alle tasse

Il nuovo cancelliere dello scacchiere Kwasi Kwarteng ha di recente presentato un piano per il taglio delle tasse nel regno unito, attraverso una manovra da 72 miliardi di sterline che dovranno essere trovate, necessariamente, attraverso l'emissione di obbligazioni e titoli di stato, in altri termini attraverso un incremento del debito pubblico britannico. La manovra non è stata particolarmente apprezzata dagli investitori , producendo un emorragia di sterline che in poche ore ha portato ad una perdita di valore della valuta di oltre il 5%, portando così la perdita complessiva di valore della valuta britannica al 7% dall'insediamento di Liz Truss.

La sterlina sui mercati

La Sterlina è storicamente una delle valute più forti in circolazione, tuttavia, nelle ultime settimane il suo valore è calato notevolmente, perdendo più del 7% del proprio valore, di cui il 5% negli ultimi gionri, perdita che si riflette sui cambi, in particolare con dollaro ed euro. Nello specifico, il cambio tra Sterlina e Dollaro è arrivato ad 0,93 dollari, molto simile al cambio Euro Dollaro, mentre il cambio tra Sterlina ed Euro è arrivato a 1,13 euro

L'intervento della Banca d'Inghilterra

Il Regno Unito è uno dei paesi europei maggiormente colpiti dall'aumento dell'inflazione alimentata da fenomeni globali, tra cui la pandemia e l'aumento dei costi dell'energia dovuti alla guerra in Ucraina e fenomeni interni, come la Brexit e alcune decisioni adottate dagli ultimi governi. Secondo le stime, l'inflazione britannica potrebbe raggiungere e superare il 18% entro gennaio 2023.

Per provare ad arginare l'inflazione, come la BCE e la Federal Reserve, anche la Bank of England ha puntato sull'aumento dei tassi di interesse, una scelta difficile, che indebolisce l'economia ma che al momento sembra essere l'unica via percorribile per il paese. Gli interventi della BoE hanno visto un progressivo aumento dei tassi che complessivamente sono cresciuti di oltre il 2,5%.

Rischi per l'economia britannica

Nonostante l'elevata inflazione, per il momento le principali agenzie di rating, S&P, Moody's e Fitch, ritengono stabile l'outlook della Gran Bretagna, tuttavia, sono per molti analisti, le recenti decisioni del governo e della BoE hanno reso possibile un passaggio ad un outlook negativo quando i rating saranno rivisti a fine ottobre e dicembre.

Cresce quindi la preoccupazione per un declassamento dell'economia britannica, il cui effetto più diretto sarebbe sostanzialmente un incremento ulteriore degli oneri finanziari del paesi, che già ora hanno raggiunto il livello più alto dal 2011.