Telecom ancora su. Con de Puyfontaine svolta finale su rete?

Telecom Italia allunga il passo dopo il rally di ieri: possibili interpretazioni degli analisti sulle dimissioni di de Puyfontaine.

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Tra le blue chip che oggi riescono a muoversi in controtendenza rispetto al Ftse Mib troviamo anche Telecom Italia, che mostra quindi più forza dell'indice di riferimento.

Telecom Italia sale ancora dopo il rally

Il titolo, dopo aver avviato la settimana ieri con un rally di quasi tre punti e mezo percentuali, oggi ha avviato gli scambi già in salita. Telecom Italia, pur avendo già ritracciato dai top intraday toccati fino a ora, si mantiene in positivo e negli ultimi minuti si presenta a 0,260'7 euro, con un vantaggio dell'1,09%.

Sempre elevati i volumi di scambio, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 141 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 159 milioni.

Telecom Italia: cosa c'è dietro le dimissioni di de Puyfontaine?

L'intensa attività sul titolo è una conferma dell'interesse del mercato per Telecom Italia, che continua a calamitare l'attenzione sulla scia delle novità delle ultime ore.

Ieri il gruppo telefonico ha comunicato le dimissioni con effetto immediato dal CdAm, di Arnauld de Puyfontaine, CEO di Vivendi, azionista di Telecom Italia con una quota pari a quasi il 24% del capitale.

Le dimissioni sono state motivate dallo stesso de Puyfontaine con la volontà, in questa fase di dialogo costruttivo con le istituzioni, di poter lavorare liberamente e in modo costruttivo e trasparente a vantaggio di TIM e dei suoi azionisti, rilanciando un percorso di crescita per il gruppo e operando per vedere riconosciuto il reale valore dell’azienda e della sua rete.

Vivendi conferma infine che l’Italia e Telecom Italia rimangono centrali nei propri piani di investimento.

Telecom: le interprstazioni di Equita sulla mossa di de Puyfontaine

Secondo gli analisti di Equita SIM, la decisione di de Puyfontaine potrebbe segnalare che il CdA e il Governo si stanno muovendo nella direzione della vendita di NetCo alla cordata guidata da CDP, in linea con quanto era stato prospettato al Capital Markets Day di Telecom Italia e con quanto era stato definito dal memorandum of understanding.

La linea da seguire potrebbe essere questa, piuttosto che muoversi nella direzione del demerger, supportato da Vivendi.

Nel ruolo di puro azionista, spiega Equita SIM, il gruppo francese avrebbe più libertà di prendere una posizione sulla proposta sulla rete o di proporre piani alternativi.

Gli analisti evidenziano che articoli di stampa oggi ipotizzano anche che Vivendi possa mirare a un cambio di governance, dalla sostituzione del Presidente Rossi fino alla revisione, secondo La Stampa, dell’intero consiglio.

Telecom: Equita vede possibile accelerazione sulla rete

Agli esperti la notizia sembra quindi positiva, in quanto segnaletica di un chiarimento e di un’accelerazione sul percorso individuato dal governo per la rete, anche se Vivendi sembra mantenere un atteggiamento fortemente contrario e quindi non essere disposta ad appoggiarlo.

L'idea di Equita SIM è sempre stata che un’offerta per NetCo possa essere meno complessa da perseguire, piuttosto che un demerger che dovrebbe poi affrontare il tema dell’eccesso di leva.

Le valutazioni che circolano su NetCo, con la Stampa che oggi parla di 19 miliardi di euro, mentre il Corriere della Sera riporta il range 17-19 miliardi, sono peraltro coerenti con le ipotesi di Equita SIM e con la necessità per il gruppo di raggiungere un debito gestibile post cessione.

Telecom: i prossimi appuntamenti chiave

Gli analisti ricordano i prossimi eventi: domani si riunisce il CDA di Telecom Italia, mentre il 25 gennaio ci sarà il tavolo di consultazione per le proposte a favore del settore.

In attesa di novità, Equita SIM mantiene una view cauta su Telecom Italia, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 0,39 euro.