Telecom meglio del Ftse Mib. Buone notizie su debito e piano

Telecom Italia resta sotto i riflettori a Piazza Affari e a tenere banco non è solo il tema della rete.

L’andamento negativo accusato oggi dal Ftse Mib non sta risparmiando Telecom Italia che vive un’altra seduta con il segno meno.

Telecom Italia ancora in calo, ma meno del Ftse Mib

Il titolo, dopo aver ceduto ieri circa un punto e mezzo percentuale, oggi ha anche provato a risalire la china, salvo poi tornare sui suoi passi.

Mentre scriviamo, il titolo viene fotografato a 0,2547 euro, con una flessione dello 0,62% e oltre 135 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 160 milioni.

Telecom Italia mostra una flessione più contenuta di quella del Ftse Mib e riesce in qualche modo a difendersi meglio, con l’attenzione ancora rivolta alle ultime novità, sia dal fronte societario che dalla stampa.

Telecom Italia: offerta per la rete prima del Cda del 14 febbraio?

Secondo Repubblica, CDP e Macquarie sono tornati a lavorare all’offerta per la NetCo, che potrebbe essere presentata dopo il tavolo tecnico del 25 gennaio e prima della riunione del Cda di Telecom Italia già fissata per il 14 febbraio.

In quell’occasione il CEO di Telecom Italia chiederebbe la delega per negoziare un’offerta vincolante, da portare in assemblea per l’approvazione dei soci.

Sempre Repubblica scrive che Vivendi intanto da una parte continua a parlare con il Governo e dall’altra palesa la sua intenzione di usare tutte le armi legali possibili.

Telecom: Equita commenta i rumor su offerta rete

Commentando le indicazioni riportate dalla stampa, gli analisti di Equita SIM evidenziando che le tempistiche relative all’offerta per NetCo sembrano realistiche e coerenti con quanto circolato già recentemente e confermerebbero l’accelerazione sul dossier.

Repubblica parla di un’offerta non vincolante nel range di 17-19 miliardi di euro.

Telecom: anticipazioni positive su debito e piano

Intanto l’attenzione del mercato è calamitata non solo dal tema della rete unica, ma anche da alcune indicazioni emerse in occasione del Cda di Telecom Italia riunitosi ieri.

In merito al piano industriale e ai risultati del 2022 in discussione ieri, il Sole 24 Ore anticipa che Telecom Italia dovrebbe mostrare un debito netto rimasto intorno a 20 miliardi di euro, rispetto ai 20,8 miliardi del consensus, mentre la stima di Equita SIM è pari a 20,1 miliardi, stabile rispetto a settembre in cui era già stato recepito il pagamento dell’ultima rata per le frequenze 5G.

Il quotidiano di Confindustria anticipa anche previsioni di piano migliorative rispetto a quelle dello scorso anno.

Equita SIM ricorda che la sua stima di EBITDA domestico vede una crescita del 3,6% nel 2023 a 3,8 miliardi di euro dopo il calo del 15,6% atteso nel 2022 a 3,68 miliardi di euro.

Telecom tra le aziende energivore?

Il Sole 24 Ore segnala anche che l’intervento per l’inserimento di Telecom Italia e di altre aziende strategiche tra quelle energivore, con un beneficio addizionale rispetto al credito attuale che per TIM può valere intorno ai 40-50 milioni di euro, dovrebbe essere incluso nel decreto Ilva che ha avviato l’iter in parlamento.

Telecom al vaglio di Equita SIM

In attesa di novità la SIM milanese non cambia idea su Telecom Italia e si affida ancora una strategia improntata alla cautela, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 0,39 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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