Sulla scia dell’andamento debole del Ftse Mib, anche Telecom Italia perde terreno, mostrando peraltro più debolezza dell’indice di riferimento.
Telecom Italia ancora in rosso
Dopo aver ceduto circa un punto percentuale ieri, quest’oggi il titolo mostra un copione non molto diverso.
Negli ultimi minuti Telecom Italia si presenta a 0,255 euro, con un calo dello 0,93% e oltre 54 milioni di azioni scambiate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 160 milioni.
Telecom Italia: oggi Cda di CDP. Focus su nuovi incontri al ministero
Il titolo resta sotto i riflettori sulla scia di alcune indicazioni di stampa che contribuiscono a mantenere alta l’attenzione degli investitori.
Il Messaggero segnala che oggi si terrà un CdA di Cassa Depositi e Prestiti per mettere a punto la nuova fase negoziale relativa alla rete, in vista di una riunione al ministero domani.
CDP confermerebbe l’intenzione di presentare un’offerta per NetCo insieme a Macquarie e forse KKR. Vivendi, primo azionista di Telecoin Italia con una quota di quasi il 24% del capitale, intende ribadire invece la valutazione minima di 24 miliardi di euro per l’asset e spingere nuovamente per il demerger non proporzionale.
Telecom: sostegni del Governo per il settore TLC
Nel contempo il governo dovrebbe confermare l’impegno a sostengo della redditività dell’asset, inserendo il settore nelle imprese energivore e proponendo il taglio dell’IVA.
Secondo Equita SIM, su quest’ultimo punto sarà interessante capire i dettagli della manovra, in quanto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha parlato nei giorni scorsi di un intervento dal costo di circa 550 milioni di euro per lo Stato.
Milano Finanza, invece, riporta oggi valutazioni di alcuni consulenti di settore che ipotizzano valori decisamente superiori, fino a 1,4 miliardi di euro, sulla base dei ricavi del sistema.
Telecom: modifica contratti per adeguamenti all’inflazione
Infine, un articolo del Sole 24 Ore evidenzia la reazione negativa delle associazioni dei consumatori alle modifiche dei contratti TLC introdotte da alcuni operatori come TIM per il fisso, e Wind per fisso e mobile, per inserire l’adeguamento automatico dei prezzi all’inflazione a partire dal 2024.
L’ex monopolista italiano aveva anticipato questo intervento nella call di presentazione dei risultati del terzo trimestre del 2022, parlando di un adeguamento automatico all’inflazione solo sui nuovi contratti.
Telecom Italia: la view di Equita SIM
Per gli analisti di Equita SIM è da verificare se effettivamente questa variazione sia stata introdotta anche per i contratti esistenti.
Più che per un intervento del regolatore, gli esperti della SIM milanese pensano che la possibilità di passare un adeguamento dell’inflazione automatico sui nuovi contratti e a maggior ragione su quelli esistenti dipenderà dalla pressione competitiva.
Ad oggi l’articolo cita infatti che Vodafone, Fastweb e Iliad non hanno seguito questa strada.
In attesa di novità su più fronti, gli analisti di Equita SIM mantengono una view cauta su Telecom Italia, reiterando la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 0,39 euro.