Telecom offre: progetto Vivendi non piace. Che succede ora?

Telecom Italia sotto pressione in avvio di settimana, sulla scia delle ultime novità da Vivendi, disponibile ad un piano B. La view degli analisti.

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A Piazza Affari si conferma decisamente pesante l'intonazione di Telecom Italia che scende in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib, occupando l'ultima posizione nel paniere delle blue chips.

Telecom Italia in fondo al Ftse Mib

Il titolo, dopo aver ceduto oltre due punti percentuali venerdì scorso, accusa una flessione ancora più ampia oggi. Negli ultimi minuti Telecom Italia si presenta a 0,4506 euro, con un ribasso del 2,97% e oltre 137 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 228 milioni.

Telecom: Vivendi disponibile a scoporo rete e passaggio allo Stato

Telecom Italia perde quota dopo che in un’intervista a Repubblica, Vivendi ha fatto sapere di essere pronta a valutare con apertura un progetto che veda il passaggio del controllo della rete allo Stato, se propedeutico a un progetto strategico a guida istituzionale e preservando il valore del proprio investimento.

La posizione di Vivendi, che secondo Repubblica si sarebbe incontrata recentemente con i vertici di CDP, lascerebbe intendere secondo gli analisti di Equita SIM che il primo azionista di Telecom Italia sarebbe favorevole a che quest'ultima proceda verso un progetto di spin-off della rete fissa e di aggregazione della rete con Open Fiber.

Non è chiaro se questo progetto sarebbe allineato o alternativo all’offerta di KKR, ossia se mira a realizzare autonomamente in Telecom Italia il progetto di spin-off della rete che è anche alla base dell’offerta di KKR.

Telecom: Equita SIM commenta le dichiarazioni di Vivendi

Il Messaggero e il Fatto Quotidiano suggeriscono che Vivendi e CDP sarebbero intenzionati a sostenere un progetto autonomo dalla proposta di KKR, con il supporto del Governo.

Secondo Equita SIM, le dichiarazioni di Vivendi aumentano l’incertezza sull’operazione di KKR, che deve essere ancora approvata dal CdA e che potrebbe non procedere se il CdA supportasse un progetto di spin-off della rete in autonomia e che avrebbe difficoltà a raccogliere il 51% nel caso in cui Vivendi e CDP non fossero intenzionate a consegnare i titoli.

Il supporto allo spin-off della rete da parte di Vivendi e il ruolo di perno dell’operazione che pare avere CDP, secondo Equita SIM però sostengono il titolo, in quanto vanno nella direzione della rete unica, che mette in sicurezza il valore dell’asset rete di TIM, e di un rerating del multiplo su questa parte di business.

Telecom Italia al vaglio di Equita SIM e di Banca Akros

Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Telecom Italia mantiene fermo il rating "hold", con un prezzo obiettivo a 0,32 euro.

Cauti anche i colleghi di Banca Akros che sul titolo hanno una raccomandazione "neutral", con un target price a 0,51 euro.

Gli analisti parlano di notizie negative in merito ad un piano B alternativo a quello attuale rappresentato dalla proposta di OPA d parte di KKR a 0,505 euro per azione.

Secondo Banca Akros, un'alternativa alla proposta attuale potrebbe offrire un valore più elevato sulla carta, mentre in termini pratici potrebbe suggerire interferenze politiche, maggiore incertezza e ulteriori fonti di frustrazione per gli azionisti di minoranza.