Tenaris: utile 1° trimestre vola. La view dei broker

Tenaris ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con numeri in crescita: ecco le reazioni degli analisti.

La seduta di ieri è stata vissuta in maniera speculare a quella della vigilia da Tenaris che, dopo aver ceduto quasi mezzo punto percentuale mercoledì, ha recuperato terreno il giorno dopo.

Tenaris in positivo dopo i conti del 1° trimestre

Il titolo ieri ha terminato gli scambi a 14,07 euro, con un progresso dello 0,46% e circa 6,5 milioni di azioni trattate, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 5 milioni.

Tenaris ieri ha chiuso in positivo dopo la presentazione dei conti del primo trimestre, archiviato con un utile netto in rialzo da 392 a 503 milioni di dollari, grazie a minori tasse, con un contributo delle partecipate ad equity Ternium e Usiminas leggermente più alto, che include 15 milioni di dollari di svalutazione sul valore della joint-venture in Russia.

Il fatturato è salito del 100% anno su anno a 2,37 miliardi di dollari, mentre l’Ebitda si è attestato a 627 milioni e l’Ebitda margin a 639 milioni.

La posizione finanziaria netta evidenzia una liquidità pari a 562 milioni di dollari e un free cash flow negativo di 94 milioni di dollari, per via dell’aumento del capitale circolante netto, principalmente per aumento crediti commerciali legati all’aumento delle vendite e maggiori rimanenze parzialmente compensato da maggiori debiti commerciali.

I risultati hanno beneficiato di un forte miglioramento dei prezzi, con volumi in crescita del +3% a 822mila tonnellate, rispetto alle 868mila attese.

Tenaris: focus sull’outlook

Per il secondo trimestre del 2022, Tenaris si aspetta un ulteriore aumento del fatturato, con maggiori volumi in Medio Oriente e Sud America, e margini stabili con prezzi più alti che compensano l’aumento dei costi.

Il free cash flow è atteso positivo. Per la seconda metà del 2022 Tenaris si aspetta un ulteriore crescita delle vendite, con margini che sono attesi rimanere sugli stessi livelli della prima metà dell’anno.

Tenaris sotto la lente di Equita SIM

Nel breve, un potenziale vento contrario potrebbe arrivare dalla sentenza preliminare antidumping negli Stati Uniti, attesa a inizio maggio, mentre sentenza definitiva per fine 2022.

In caso di applicazione di dazi significativi, Tenaris dovrebbe rimpiazzare i volumi importati dagli impianti in Messico e Argentina con produzione locale.

Gli analisti di Equita SIM parlano di un set di risultati solido, confermando la view cauta su Tenaris, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 14,5 euro.

Anche Credit Suisse ha apprezzato i risultati diffusi dal gruppo, parlando di conti nel complesso forti.

Tenaris: la view di Jefferies e di Kepler Cheuvreux

Cauti i colleghi di Jefferies che sul titolo mantengono fermo il rating “hold”, con un target price a 15 euro.

Per il broker l’Ebitda è stato superiore alle stime di oltre il 10%, mentre l’outlook indica un miglioramento dell’attività di perforazione a livello globale, trainato da Nord America, Medio Oriente e America Latina.

Bullish la view di Kepler Cheuvreux che su Tenaris ha una raccomandazione “buy”, con un fair value a 16,5 euro, sulla scia della trimestrale migliore delle attese.

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