Terna in fondo a Ftse Mib, ma è valido buy con buon upside

Terna scivola nelle retrovie del Ftse Mib appesantito dal rally dei tassi BTP, ma arrivano buona notizie dalla società. Per gli analisti è da comprare.

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Una chiusura di settimana all'insegna delle tensioni che dopo il buon progresso di ieri finisce nella rete dei ribassisti. Il titolo, reduce da un rialzo del 2,05% ieri, oggi ha imboccato da subito la via delle vendite, mostrando una debolezza ben più accentuata di quella del Ftse Mib e occupando la penultima posizione nel paniere delle blue chips.

Terna tra i peggiori del Ftse Mib: pesa rialzo tassi BTP. Sale lo Spread

Terna negli ultimi minuti si presenta a 6,166 euro, con un ribasso dell'1,56% e circa 2,5 milioni di azioni trattate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 6,4 milioni di pezzi.

Al pari delle altre utility, anche Terna risente delle negative indicazioni che giungono dal mercato obbligazionario. Lo Spread BTP-Bund torna ad allagarsi e sale dell'1,67% a 103,4 punti base, ma sono ancora più evidenti le tensioni sui BTP.

Le vendite infatti sono tornate a dominare la scena all'indomani dell'appuntamento con la BCE, tanto che il rendimento del decennale viaggia in rally del 3,44% allo 0,781%.

Terna: focus su nuovo piano riduzione CO2

Intanto Terna finisce sotto la lente sulla scia delle ultime notizie arrivate: la società ha lanciato il nuovo piano di riduzione della CO2, con l’obiettivo di tagliare del 30% le emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli 2019.

Terna ha adottato uno Science-Based Target (SBT) impegnandosi concretamente a ridurre le emissioni delle proprie attività, ricordando che solo 10 aziende italiane hanno sottoscritto piani simili.

Inoltre, la Commissione UE ha definito l’elenco delle attività comprese in due dei sei obiettivi ambientali stabiliti per la tassonomia.

Le reti di trasmissione e distribuzione elettrica sono considerate attività abilitanti alla transizione energetica.

Terna: per Equita resta un buon affare

Secondo gli analisti di Equita SIM si tratta di una indicazione positiva per Terna in quanto dal 2022 sarà obbligatorio calcolare il grado di compliance alla tassonomia dei ricavi e degli investimenti da parte delle società ed inoltre i gestori di prodotti sostenibili dovranno comunicare il grado di tassonomia delle società in portafoglio.

La SIM milanese ricorda che il piano di investimenti di Terna presentato a novembre è per il 95% "taxonomy eligible".

Gli analisti di Equita SIM mantengono così una view bullish sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 7,2 euro, valore che offre un margine di potenziale rialzo di circa il 17% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.